Nelle giornate del 9 e 10 maggio L’Unione Europea ha ospitato la sesta conferenza di Bruxelles sul tema “Sostenere il futuro della Siria e della regione”, nel tentativo di garantire un sostegno internazionale costante ai rifugiati siriani e alle comunità che li accolgono.
Si tratta della decima conferenza internazionale annuale sulla Siria, che fa seguito alle prime tre organizzate dal Kuwait dal 2013 al 2015, alla conferenza di Londra del 2016 e alle ultime cinque conferenze di Bruxelles dal 2017 al 2021.
Come negli anni precedenti, hanno partecipato istituzioni e Stati membri dell’UE, la più ampia gamma possibile di rappresentanti della comunità internazionale, organizzazioni regionali e internazionali (fra cui le Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali (IFI), la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa), nonché ONG locali e internazionali e rappresentanti delle organizzazioni della società civile.
Il programma è stato suddiviso nelle due giornate nel seguente modo:
- Lunedì 9 maggio si è tenuta la “giornata di dialogo”, che ha fornito una piattaforma privilegiata per il dialogo tra gli attori della società civile all’interno della Siria e della regione nonché gli appartenenti alla diaspora, i paesi che accolgono i rifugiati, i partner operativi impegnati nella risposta alla situazione in Siria, l’Unione europea e altri partner fondamentali, comprese le Nazioni Unite. L’evento è stato suddiviso in tre tavole rotonde incentrate su temi chiave pertinenti al contesto della crisi siriana e alla risposta della comunità internazionale, intitolate “Dare spazio alle voci siriane”, “Gioventù” e “Assistenza alimentare e sicurezza alimentare”.
- Martedì 10 maggio si è svolta la riunione ministeriale, presieduta dall’Alto rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell, con la partecipazione del commissario per il Vicinato e l’allargamento Olivér Várhelyi e il commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič. In tale occasione sono stati assunti impegni politici e annunciati importanti impegni di finanziamento, nonché affrontati i principali aspetti politici, umanitari e di sviluppo.
Nonostante sia in corso una guerra alle porte dell’Unione europea, infatti, l’Ue non dimentica gli altri conflitti.
Dopo undici anni di conflitto, quasi 15 milioni di persone in Siria dipendono dall’assistenza umanitaria per la sopravvivenza e oltre la metà della popolazione del paese non ha abbastanza da mangiare.
Attraverso l’organizzazione di questa conferenza la UE intende mobilitare la comunità internazionale per continuare a cercare soluzioni che pongano fine a questa crisi prolungata e consentano di fornire assistenza per la sopravvivenza in questo paese devastato dalla guerra, creando opportunità di sussistenza dignitose e adeguate per i rifugiati siriani nei paesi vicini.
Per saperne di più: il comunicato della Commissione