Rinviata la firma dell’accordo UE-Serbia

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Con una dichiarazione insolitamente dura nel corso di una conferenza stampa, il commissario europeo all’Allargamento Olli Rehn ha reso nota la sospensione della firma prevista dell’accordo politico tra l’UE e la Serbia.
«Deploro che si debba rinviare la firma. Il nostro impegno rimane, saremo pronti quando sarà   pronta la Serbia. Mi rammarico per l’ostruzionismo di certi politici di Belgrado» ha detto il commissario europeo, sottolinenando che il rinvio dell’incontro è dovuto ai contrasti politici in corso a Belgrado e ad atteggiamenti che, secondo Rehn, «non hanno ascoltato la voce dei cittadini che hanno chiesto col voto delle presidenziali più tutela per i loro diritti e una vita migliore».
Poche ore prima, infatti, il neoconfermato presidente serbo Boris Tadic aveva invitato con una dura nota ufficiale il primo ministro Vojislav Kostunica a interrompere il suo «atteggiamento ostruzionista» contro la firma dell’accordo politico offerto dall’UE. Spetta al governo serbo l’ultima decisione, ma il conservatore Kostunica non vuole convocare il Consiglio dei ministri prima di una riunione straordinaria del Parlamento, ritenendo l’accordo proposto dall’UE un mezzo di scambio per imporre l’indipendenza unilaterale del Kosovo. Tra l’altro, nel Parlamento serbo potrebbe crearsi una maggioranza contraria all’accordo, che metterebbe insieme conservatori, ultranazionalisti e socialisti, tagliando fuori il partito del presidente Tadic che è invece maggioranza della coalizione di governo.
«Non si puಠfare ostruzione contro l’attività   delle istituzioni per interessi di partito» ha denunciato il presidente Tadic, aggiungendo che è in gioco «la stabilità   dello Stato» e che il governo deve prendere una decisione in base alle sue prerogative costituzionali.
Di fronte a tali polemiche e tatticismi interni alle forze politco-istituzionali serbe, l’UE prende giustamente tempo data la complessità   della situazione alla vigilia di una dichiarazione d’indipendenza kosovara, ma mostra i primi segni di impazienza.

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