Al vaglio più controlli alle frontiere esterne dell’UE

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La Commissione europea sta elaborando una serie di proposte per rafforzare i controlli alle frontiere esterne e accrescere la sorveglianza sulla circolazione all’interno dell’area Schengen dei cittadini di Paesi terzi.
Tra le proposte, avanzate dal commissario europeo per Libertà  , Sicurezza e Giustizia, Franco Frattini, e che dovrebbero essere adottate tra una settimana (13 febbraio), sono previsti un registro comune di entrata/uscita dall’area Schengen, un sistema di sorveglianza costante dei confini marittimi e terrestri (Eurosur) e un uso più efficace dell’agenzia per le frontiere Frontex, misure che dovrebbero partire dal 2012.
L’introduzione di un registro di entrata/uscita avrebbe lo scopo di effettuare un maggior controllo dei cittadini di Paesi non comunitari che entrano nello spazio europeo con un visto turistico e che in molti casi vi si trattengono a permesso scaduto. Si tratta infatti del metodo maggiormente utilizzato per entrare nell’UE e che produce la stragrande maggioranza degli immigrati in situazione di illegalità   rispetto alle norme del soggiorno.
La Commissione europea intende inoltre incoraggiare gli Stati membri a dotarsi di equipaggiamenti elettronici di riconoscimento delle tracce biometriche, al fine di accrescere i controlli alle frontiere esterne, mentre è in discussione anche l’introduzione di autorizzazioni o visti elettronici per rendere i controlli più rapidi e sicuri. Così come saranno proposti nuovi sistemi elettronici e satellitari per i controlli marittimi ai confini meridionali dell’UE, dove Frontex sarà   invitata ad aumentare le operazioni di contrasto dell’immigrazione illegale.
Il tutto a protezione di un’Europa che pare voler essere sempre più “fortezza”.

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