Resoconto della plenaria del CESE del 20 e 21 marzo 2024

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Le imminenti elezioni europee sono state il focus dell’ultimo vertice del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE).

La plenaria del CESE che si è tenuta a Bruxelles dal 20 al 21 marzo scorso ha ospitato dibattiti chiave su temi quali il futuro del mercato unico, discussioni sulla situazione umanitaria a Gaza e la definizione di un’agenda strategica sociale forte per l’Europa. Ma, soprattutto, è stata sede di approfondimenti sulle elezioni europee del 2024 attraverso la lente della società civile.

Infatti, con la democrazia in tutto il mondo in declino, la proliferazione della disinformazione e la crescente insoddisfazione tra l’aumento dell’inflazione e la minaccia di guerra, molto è in gioco nel voto per il nuovo Parlamento europeo. Per questo motivo, il CESE ha invitato i cittadini europei ad avvalersi del loro diritto di voto nelle prossime elezioni europee, che si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024. In particolare, nel dibattito “Le elezioni europee del 2024 attraverso una lente della società civile”, che ha visto la partecipazione di attivisti della società civile e dei consigli economici e sociali nazionali di Francia e Bulgaria, il Comitato, unendo le sue forze con quelle del Parlamento europeo, ha dichiarato di voler mobilitare la sua rete di almeno 90 milioni di persone in tutta l’UE per assicurarsi che gli europei si dirigano alle urne.

Inoltre, il CESE ha espresso la sua richiesta in una risoluzione adottata nella sessione plenaria, che ha riunito i suoi tre gruppi che rappresentano i datori di lavoro, i sindacati e le organizzazioni della società civile europei. La risoluzione afferma che nessun paese dell’UE può far fronte a sfide come l’aumento dell’inflazione, le guerre, la migrazione o l’emergenza climatica da sola e che, al centro del progetto europeo, deve esserci la società civile.

Infine, il CESE adotterà un’altra risoluzione a luglio, dopo le elezioni europee, che sarà imperniata sulle richieste della società civile per il nuovo Parlamento europeo e la nuova Commissione europea.

Per maggiori informazioni: il comunicato del CESE

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