Prorogato il meccanismo di trasparenza e autorizzazione per le esportazioni di vaccini

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L’11 marzo la Commissione Europea ha prorogato fino a fine giugno il meccanismo di trasparenza e autorizzazione per le esportazioni di vaccini contro il virus da Covid-19, scelta presa in seguito ai diversi ritardi avvenuti nella consegna delle fiale all’Europa. La strategia europea in materia di vaccini prevede il finanziamento da parte della Commissione, attraverso accordi preliminari di acquisto (APA), di parte della produzione dei vaccini, in cambio del diritto di acquistare un determinato numero di dosi in un dato periodo; in questo modo si dovrebbe garantire una consegna rapida e costante non appena un dato vaccino viene autorizzato. Al momento l’Europa ha firmato gli accordi preliminari con sei società assicurandosi 2,6 miliardi di dosi.

Questo meccanismo di autorizzazione per le esportazioni è stato istituito il 30 gennaio 2021 e avrebbe dovuto concludersi il 12 marzo dello stesso anno. Si applica solo con le società con le quali sono stati conclusi gli accordi preliminari, e subordina l’esportazione di vaccini contro la COVID-19 al di fuori dell’UE alla richiesta di un’autorizzazione. Alla proroga a giugno 2021 è seguita anche una semplificazione della procedura che consente il raggruppamento in un’unica richiesta delle esportazioni verso destinatari finali diversi in uno stesso paese, oltre a indicare i codici doganali di identificazione delle sostanze attive.

L’Unione Europea continua a essere il principale esportatore e fornitore di vaccini in tutto il mondo, infatti dall’entrata in vigore del meccanismo sono stati 31 i Paesi che hanno beneficiato dell’esportazione, tra i quali il Regno Unito, il Canada, il Messico, il Giappone, l’Arabia Saudita, Hong Kong, Singapore, gli Stati Uniti, il Cile e la Malaysia. Il provvedimento preso risulta essere in linea con gli impegni internazionali assunti dall’UE nel quadro dell’Organizzazione mondiale del commercio, del G20 e della proposta europea durante l’iniziativa dell’OMC “Commercio e salute”.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione

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