Procedere con l’integrazione europea di nuovi Stati

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La Commissione Europea, nel consueto pacchetto annuale di Relazioni di monitoraggio del processo di allargamento, raccomanda l’apertura dei negoziati con il Montenegro e il conferimento dello status di Paese candidato alla Serbia.
«Il processo di allargamento – ha dichiarato il commissario competente Stefan Fà ¼le, presentando i documenti – favorisce le riforme nei Paesi interessati e contribuisce a creare un’Europa più stabile e prospera. Il potere del processo di allargamento di operare trasformazioni invia un forte messaggio di speranza in un momento così difficile, sia per gli Stati membri dell’Unione Europea che per i Paesi dell’allargamento».
La Commissione ha rilevato i progressi compiuti nei Balcani occidentali facilitati dall’arresto degli ultimi latitanti assicurati al Tribunale per i crimini commessi nella ex Yugoslavia (Goran Hadàƒâ€¦à‚¾iàƒâ€žà¢â‚¬¡, e Ratko Mladic) e dalla ripresa del dialogo tra Pristina e Belgrado che sta dando i primi risultati e deve proseguire in modo costruttivo.
La Commissione valuta positivamente anche lo sforzo compiuto dal Montenegro sulla strada delle riforme e conferma la sua raccomandazione relativa all’avvio dei negoziati con la ex Repubblica iugoslava di Macedonia.
Le principali criticità   rilevate rispetto all’area Balcani (in cui per due Paesi Albania e Bosnia Erzegovina) riguardano lo Stato di diritto. Le riforme economiche e la cooperazione regionale.
Altre preoccupazioni vengono espresse dalla Commissione in merito ai negoziati con la Turchia fermi da ormai un anno sulle stesse questioni e sui quali si allunga l’ombra di nuove tensioni tra Turchia e Cipro.
Decisamente più positivo il quadro del negoziato con l’Islanda rispetto al quale la Commissione «confida che questioni fondamentali come la pesca e la tutela dell’ambiente possano essere affrontate in modo costruttivo».

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