Più solidarietà   per una migliore politica di asilo

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La Commissione Europea ha adottato nella comunicazione del 2 dicembre “Rafforzamento della solidarietà   all’interno dell’Unione in materia di asilo”, una proposta per incrementare la solidarietà   tra gli Stati membri nel campo dell’asilo, grazie all’interazione tra la legislazione dell’Unione, una cooperazione rafforzata e un uso migliore dei meccanismi di finanziamento europei.
Negli ultimi mesi, di fronte all’incremento delle domande di asilo presentate nei paesi industrializzati (+ 17% nei soli primi 6 mesi del 2011 – fonte dati «Rapporto UNHCR- Asilium Levels and Trends in Industrialized Countries») e in particolare in seguito agli avvenimenti della primavera araba e al numero crescente di sbarchi a Malta e a Lampedusa, si è manifestata chiaramente la mancanza di fiducia reciproca tra gli Stati membri e l’urgente necessità   di un sistema europeo comune di asilo.
La Commissione Europea ha pertanto ribadito il suo impegno nel porre la solidarietà   al centro della politica di asilo dell’Unione Europea: nonostante esistano delle norme comuni, la solidarietà   tra gli Stati membri è ancora troppo scarsa. Elemento centrale nel settore della migrazione, fin dagli esordi della politica comune di asilo dell’Unione (CEAS), la solidarietà   è ora anche sancita dall’articolo 80 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
La situazione attuale presenta problematicità   e carenze in tutta l’UE: in alcuni Paesi sono accolte un numero insufficiente di domande d’asilo, con gravi ripercussioni sugli altri dove, come successo nel primo semestre di quest’anno, sono state presentate, in sei soli Stati membri (Francia, Germania, Belgio, Regno Unito, Svezia e Italia), più del 75% delle domande totali. àˆ inoltre responsabilità   dell’Unione assistere gli Stati membri e garantire il rispetto dei valori comuni e dei diritti fondamentali dell’UE. Gli Stati membri, a loro volta, devono garantire che i loro sistemi di asilo ottemperino alle norme del Diritto internazionale ed europeo, in particolare della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo status dei rifugiati, della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.

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