Orientamenti strategici nell’ambito del semestre europeo

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La Commissione ha presentato i suoi orientamenti agli Stati membri nel quadro del pacchetto di primavera del semestre europeo 2023. I principali settori d’intervento sono la promozione della sostenibilità ambientale, della produttività, dell’equità e della stabilità macroeconomica. A questo fine il semestre europeo rappresenta il quadro di coordinamento delle politiche. Sono inoltre previste relazioni aggiornate sui progressi compiuti verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti gli Stati membri.

Connessione del dispositivo per la ripresa e la resilienza alla politica di coesione

A due anni dalla sua attuazione il dispositivo per la ripresa e la resilienza continua ad accelerare una transizione verde e digitale equa. Il semestre europeo integra la sua attuazione a quella dei programmi della politica di coesione in modo che siano complementari. Finora, la Commissione ha erogato oltre 152 miliardi di € per l’efficace attuazione delle riforme e degli investimenti chiave. Gli Stati membri dovrebbero proseguire sul cammino della decarbonizzazione dell’economia e della base industriale dell’UE, potenziare la ricerca e l’innovazione.

Orientamenti di bilancio

La Commissione riprende a formulare raccomandazioni specifiche per paese, quantificate e differenziate, sulla politica di bilancio. Pertanto, gli Stati membri che hanno raggiunto il loro obiettivo di bilancio a medio termine, sulla base delle previsioni di primavera 2023, sono invitati a mantenere una posizione di bilancio solida nel 2024. Tutti gli altri sono invitati a garantire una politica di bilancio prudente. Inoltre, entro la fine del 2023 tutti gli Stati membri dovrebbero eliminare le misure di sostegno connesse all’energia esistenti.

Squilibri macroeconomici

La Commissione ha valutato i 17 Stati membri selezionati per un esame approfondito nella relazione sul meccanismo di allerta per il 2023 per rilevare la presenza di squilibri macroeconomici. La maggior parte presentano squilibri, tra questi anche Grecia e Italia, benché le loro vulnerabilità sembrano diminuire, anche grazie ai progressi nelle politiche. Invece, la Cechia, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, il Lussemburgo e la Slovacchia non presentano squilibri in quanto attualmente le vulnerabilità sembrano essere complessivamente contenute.

Per saperne di più: Orientamenti strategici nell’ambito del semestre europeo

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