Lunedì 5 giugno: Giornata mondiale dell’ambiente – un monito per l’inquinamento quotidiano

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Da 50 anni – dal 5 giugno 1973 per la precisione – si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente, Guidata dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), la più grande iniziativa globale di sensibilizzazione sul tema, eppure mai come oggi la situazione ambientale e climatica è così drammatica. Non si tratta solo delle grandi tragedie alle quali stiamo assistendo, ma di plastica e microplastiche che quotidianamente intaccano il nostro benessere senza che la popolazione europea e mondiale abbia ancora raggiunto una piena consapevolezza al riguardo.

Ogni anno nel mondo vengono prodotte oltre 400 milioni di tonnellate di plastica, di cui la metà è progettata per essere utilizzata una sola volta. Di queste, meno del 10 per cento viene riciclato. Il resto – tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate – finiscono nei laghi, nei fiumi e nei mari, una massa dal peso equivalente a 2200 Torri Eiffel.

La plastica come materiale è composta da minuscole particelle di massimo 5mm di diametro, i microplastici, che si spargono nell’acqua e nell’aria, finendo nel cibo che mangiamo o direttamente nei nostri polmoni. Ognuno di noi consuma più di 50.000 particelle di plastica all’anno, in realtà molte di più se si tiene conto dell’inalazione.

Senza azioni adeguate, forti e urgenti, i rifiuti di plastica che finiscono negli ecosistemi acquatici triplicheranno entro il 2040, ma ancor prima l’esposizione all’inquinamento dell’aria al di là delle linee guida di sicurezza aumenterà del 50 per cento entro il decennio se non riusciremo a mantenere l’aumento delle temperature globali al di sotto di 1,5°C in questo secolo, entro il 2030. Il cambiamento climatico e la salvaguardia dei sistemi ambientali riguarda ognuno di noi ed è importante che venga maturata una responsabilità collettiva da parte delle nazioni e dei singoli cittadini.

Per saperne di più:

https://www.un.org/en/observances/environment-day

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