Nuovo slancio ai negoziati con la Turchia

1058

La scorsa settimana il Commissario europeo per l’allargamento, Stefan Füle, e il Ministro turco per gli Affari europei, Egement Bagis, hanno lanciato ad Ankara la nuova “agenda positiva” tra l’UE e la Turchia: un meccanismo di dialogo per dare nuovo impulso ai negoziati di adesione del Paese all’ Unione Europea, dopo un lungo periodo di stagnazione, fonte di frustrazione da entrambe le parti.

Grazie alla costituzione di otto gruppi di lavoro turco-europei sui parametri comunitari previsti nei negoziati attualmente bloccati, si vuole incentivare il lavoro che la Turchia deve compiere per allinearsi alla legislazione europea, senza un’ apertura formale dei capitoli, ma attuando le riforme politiche necessarie in materia di diritti fondamentali, mobilità, migrazione, commercio, energia, lotta contro il terrorismo e politica estera.

Il primo gruppo di lavoro bilaterale Ue-Turchia, che coinvolgerà sia il settore privato che la società civile, sarà quello dedicato alla giustizia e ai diritti fondamentali.

Per sottolineare la centralità dei diritti fondamentali nel percorso di adesione all’UE è stato approvato, il 22 maggio, un rapporto nel quale il PE sottolinea come il riconoscimento dei “diritti delle donne deve essere al centro dei negoziati”. Gli eurodeputati propongono ad Ankara una serie di misure da includere nella nuova costituzione, come le quote rosa obbligatorie nelle liste elettorali e chiedono al governo turco ”tolleranza zero” nei confronti della violenza contro le donne.

Sottolineando le riforme già avviate o previste in Turchia, il Commissario ha accolto con favore il quarto pacchetto di riforme giudiziarie che prevede la riforma possa essere proseguito in materia di libertà di espressione e dei media.

Seguiranno altre importanti aperture, tra cui spiccherà quella sull’ Unione doganale: ”Si tratta di un successo in termini di commerci e investimenti” ha detto Fule, ricordando che il Paese è  fin d’ora in regola con i parametri di Maastricht e che “l’Unione doganale si può modernizzare ed espandere”. Per l’economia europea la Turchia è un’opportunità che non può essere sprecata: 16° economia mondiale, in pieno boom economico e con un ritmo di crescita dell’ 8,5%.

Il Commissario Füle ha precisato che “l’agenda positiva non mira a sostituire il processo di adesione, ma vuole sostenerlo e completarlo, attraverso un nuovo modo di comunicare e di interagire tra partner alla pari, intensificando la cooperazione e il dialogo”.
Con il cambio politico a Parigi  e l’uscita di scena di Nicolas Sarkozy, l’uomo che ha imposto un lungo stop ai negoziati, Ankara sogna di nuovo l’Europa: i vertici politici, la stampa e l’opinione pubblica turca scommettono ora su una ripresa delle trattative per l’adesione all’Ue. Hollande, che già nei mesi scorsi aveva auspicato trattative ”leali” con la Turchia, potrebbe ora dare il via libera di Parigi. Anche l’Italia preme per una accelerazione del negoziato Ue con Ankara e il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle auspica una ripresa delle trattative. Un ostacolo potrebbe essere ora la spinosa questione di Cipro: il governo della  Repubblica di Cipro avrà la Presidenza di turno dell’ Ue da luglio a dicembre. Ankara, che non riconosce il Paese e che dal 1974 occupa il nord dell’isola cipriota, ha già annunciato che boicotterà tutte le riunioni dei 27 che si svolgeranno in quel periodo.

Per saperne di più

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here