Nuova Carta europea per la libertà   di stampa

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àˆ stata consegnata alla commissaria europea responsabile per l’Informazione e i media, Viviane Reding, la Carta europea per la libertà   di stampa, siglata il 25 maggio scorso da 48 giornalisti europei di 19 Paesi per proteggere la stampa dalle interferenze dei governi e assicurare l’accesso alle fonti di informazione.
I dieci articoli della Carta delineano i principi fondamentali che i governi devono rispettare nei rapporti con i giornalisti, fra cui il divieto della censura, la libertà   di accesso alle fonti di informazione nazionali e straniere e la libertà   di ottenere e diffondere le informazioni. La Carta, per ora disponibile in otto lingue (croato, danese, francese, inglese, polacco, rumeno, russo e tedesco), sottolinea inoltre la protezione dei giornalisti dai tentativi di vigilanza e auspica un sistema giudiziario efficace per tutelare i diritti degli operatori dell’informazione.
L ‘idea di una Carta per la libertà   di stampa è nata nel 2007 durante una riunione fra la commissaria europea Reding, il caporedattore della rivista tedesca «Stern», Hans-Ulrich Jà ¶rges, e altri caporedattori di vari giornali europei, mentre fin dal 2005 si tengono annualmente dialoghi ad alto livello fra i rappresentanti della carta stampata e la Commissione su una serie di argomenti, organizzati dalla task force per i media dell’esecutivo europeo incaricata di analizzare tutto il materiale prodotto dalla Commissione per assicurare che le sue iniziative non danneggino intenzionalmente la libertà   editoriale o commerciale della stampa.
Questa Carta «ricorda che, per promuovere una vera libertà   di stampa, le autorità   pubbliche devono svolgere un ruolo preciso: devono essere pronte a proteggere la libertà   di espressione e a favorirne lo sviluppo» ha osservato Viviane Reding, secondo la quale «la Carta rappresenta quindi un importante passo avanti per rafforzare questi valori e diritti fondamentali, che i giornalisti possono invocare nei confronti dei governi o delle autorità   pubbliche quando vedono la libertà   del loro lavoro minacciata in modo ingiustificato». Hans-Ulrich Jà ¶rges, tra i promotori dell’iniziativa, ha invece auspicato che «il riconoscimento della Carta diventi un requisito nell’ambito dei negoziati per l’allargamento con i Paesi candidati all’adesione all’UE. L’obiettivo principale della Carta è avere un’Europa unita anche nel settore del giornalismo e offrire a tutti i colleghi la possibilità   di invocarne i principi in caso di violazioni della libertà   di stampa».

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