Microfinanziamenti per chi ha perso il lavoro

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Il Parlamento Europeo ha chiesto di agevolare l’accesso e le possibilità   di ricorso ai microfinanziamenti per la creazione e lo sviluppo di piccole imprese e di attività   autonome, soprattutto per chi ha perso il lavoro a causa della crisi.
Il microfinanziamento proposto dall’Europarlamento include le garanzie, il microcredito, il capitale azionario e quasi azionario concessi a persone e microimprese, intende offrire la possibilità   di un nuovo inizio ai disoccupati e aprire la strada all’imprenditorialità   per alcuni dei gruppi più svantaggiati in Europa «che hanno difficoltà   ad accedere al mercato del credito di tipo convenzionale». Per microcredito si intendono prestiti inferiori a 25.000 euro, mentre una microimpresa è «un’impresa che occupa meno di 10 persone, comprese le attività   a titolo individuale, e il cui fatturato annuo e/o totale di bilancio non supera 2 milioni di euro».
Secondo i deputati europei è quindi necessario rispondere alla domanda di chi in questo periodo di crisi ne ha più bisogno, cioè «coloro che hanno perso il lavoro, coloro che rischiano di perdere il lavoro o che incontrano difficoltà   a entrare o a rientrare nel mercato del lavoro, nonchà© coloro a rischio di esclusione sociale oppure le persone più vulnerabili che si trovano in una posizione svantaggiata rispetto all’accesso al mercato del credito convenzionale e che desiderano avviare o sviluppare ulteriormente la loro microimpresa, compresa un’attività   autonoma».
Per garantire che lo strumento possa essere attivato dall’inizio del 2010, l’Europarlamento propone di stanziare 25 milioni di euro nel bilancio comunitario 2010, mentre per il finanziamento dei tre anni rimanenti per ora non c’è accordo tra Parlamento e Consiglio.

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