L’Unione Europea procede con l’attuazione del pilastro dei diritti sociali

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Nella riunione dello scorso 16 giugno, i ministri dell’Occupazione e degli affari sociali hanno illustrato gli obiettivi, che i loro Stati intendono raggiungere, per realizzare il piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, entro il 2030. L’attuazione di questa strategia in campo sociale discende dall’accordo, raggiunto a Göteborg nel 2017 dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione sul cosiddetto pilastro europeo dei diritti sociali. In questa sede, sono stati definiti venti principi e diritti fondamentali, che dovrebbero fungere da guida nel mercato del lavoro. Inoltre, il pilastro dei diritti sociali si ricollega all’obiettivo di un’Europa più inclusiva, stabilito all’interno delle cinque priorità strategiche per la programmazione europea 2021 – 2027. Dopo il vertice dei ministri dell’Occupazione e degli affari sociali del 2022, dunque, si metteranno in campo delle azioni concrete per raggiungere degli obiettivi più specifici, che sono:

  1. un tasso di occupazione, a livello europeo, pari al 78%;
  2. una partecipazione degli adulti all’apprendimento pari al 60%;
  3. una diminuzione del numero di poveri, pari a 15 milioni della quota, attualmente esistente.

Gli obiettivi, presentati nel mese di giugno 2022, sono stati così il risultato di un intenso processo di consultazione tra gli Stati membri.

Le azioni intraprese dovrebbero tendere a: 1) sviluppare ulteriormente la dimensione delle pari opportunità e l’accesso al mercato del lavoro; 2) a configurare delle eque opportunità lavorative; 3) a proteggere e a tutelare i diritti sociali.

La Commissione monitorerà, nei prossimi anni, lo stato di avanzamento verso il raggiungimento dei suddetti obiettivi, anche all’interno del semestre europeo, che si terrà nel 2023 e che consentirà di coordinare al meglio le differenti politiche nazionali in materia.

Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha affermato: “La Commissione ha fissato 3 obiettivi ambiziosi ma realistici, per mantenere elevato il livello di occupazione, integrare l’apprendimento permanente nella nostra economia sociale di mercato e ridurre la povertà, compresa la povertà infantile.”

Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione europea

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