La Commissione europea sta procedendo velocemente con i negoziati con diverse case farmaceutiche per la creazione di un ampio e vario portafoglio di vaccini.
Sono passati sei mesi, ormai, dalla strategia europea per accelerare lo sviluppo, la produzione e la diffusione di vaccini efficaci e sicuri contro la COVID-19 presentata dalla Commissione, datata 17 giugno 2020. Da quel giorno, l’istituzione europea ha lavorato incessantemente per garantire a tutti i cittadini europei e non solo (ricordiamo gli oltre 16 miliardi di euro raccolti nell’ambito della “Risposa globale al coronavirus”) l’accesso ad una vaccinazione equa e gratuita. Infatti, attraverso numerose negoziazioni con diverse case farmaceutiche, al fine di ottenere un portafoglio diversificato di vaccini, la Commissione è riuscita ad ottenere circa 2,3 miliardi di dosi da destinare equamente ai suoi Stati membri.
Attualmente sono due i vaccini ad aver superato il vaglio dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA, agenzia che testa la sicurezza e l’efficacia dei vaccini prima di autorizzarne l’uso): il vaccino messo a punto da BioNTech e Pfizer (con cui l’UE ha recentemente raggiunto un accordo per l’acquisto di un massimo di 300 milioni di nuove dosi, che si vanno a sommare alle precedenti già concordate, per un totale finale di circa 600 milioni di dosi) e quello di Moderna (160 milioni di unità). Inoltre, la Commissione ha firmato contratti anche con le case farmaceutiche AstraZeneca (400 milioni di dosi), Sanofi-GSK (300 milioni di dosi), Janssen Pharmaceutica NV (400 milioni di dosi), CureVac (405 milioni di dosi) e, recentemente, anche con Novavax (200 milioni di dosi) e Valneva (60 milioni di dosi), anche se tutti questi vaccini devono superare l’esame EMA.
Per saperne di più: il comunicato della Commissione sull’acquisto di nuove dosi di vaccino BioNTech-Pfizer, il comunicato della Commissione sui negoziati con la casa farmaceutica Valneva e Domande e risposte sulla vaccinazione anti-Covid in UE