Lo straordinario successo di Erasmus+

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Lo scorso 16 dicembre è stata resa pubblica la relazione annuale del 2020 sul programma comunitario Erasmus Plus. Tale report indica che, nonostante le conseguenze negative prodotte dalla pandemia, Erasmus Plus:

  • ha sostenuto quasi 640 000 esperienze di studio e di apprendimento all’estero;
  • ha fornito supporto finanziario a 20.400 progetti e a 126.900 organizzazioni europee;
  • ha svolto una funzione fondamentale anche dal punto di vista della transizione verso il digitale, dando un contributo importante nella formazione di persone e di organizzazioni;
  • nel corso del 2020, ha erogato risorse per un totale di 3,78 miliardi di €.

A 33 anni dal suo lancio nel 1987, Erasmus Plus ha dimostrato una straordinaria resilienza, a maggior ragione nel difficile contesto, creatosi con la diffusione della pandemia da Covid – 19. 

Dal 2014, si sono inoltre sempre più rafforzate l’innovatività e l’ampiezza di questo programma dell’UE, che offre opportunità per periodi di studio all’estero, per tirocini e apprendistati, per le seguenti categorie: studenti dell’istruzione superiore, studenti dell’istruzione e della formazione professionale, giovani universitari. In particolare, nel 2020, si è consolidata l’alleanza tra le università europee: Erasmus Plus vede ora la partecipazione di ben 280 istituti di istruzione superiore dell’intera Europa. Ai progetti Erasmus, partecipano, oltre ai 27 Paesi membri, sette paesi al di fuori dell’UE, ossia il Regno Unito, l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia, la Macedonia del Nord, la Serbia e la Turchia. ù Possono inoltre essere inclusi paesi partner dell’U.E. in altre zone del mondo. 

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “dopo la riuscita attuazione del programma Erasmus+ nel 2020, la nuova generazione del programma Erasmus+ nel 2021 si è basata su tale successo, sulle reti esistenti e sulla popolarità degli anni precedenti. Erasmus+ rappresenta l’eccellenza nella cooperazione europea.” 

Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione europea

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