Lavoratori sottoccupati e scoraggiati: dati Eurostat

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Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat, sono 9,8 milioni i lavoratori sottooccupati nell’UE. Sono quei lavoratori che, rispetto alla realtà, avrebbero dedicato una quota maggiore del loro tempo disponibile all’attività lavorativa.

In termini percentuali si tratta del 22,2% dei lavoratori a tempo parziale e del 4,5% di tutta la forza lavoro.

Eurostat segnala, inoltre, 11.7 milioni di lavoratori inattivi che potrebbero rappresentare una quota di «potenziale manodopera supplementare» (4,8% della popolazione attiva) che però non cercano lavoro (9,5 milioni di lavoratori scoraggiati) o non sono immediatamente disponibili (2,2 milioni).

I lavoratori a tempo parziale che si definiscono sottooccupati sono particolarmente presenti in Grecia (dove si trova in questa situazione oltre il 77% dei lavoratori a tempo parziale), Cipro (65,9%) e Spagna (52,7%); all’estremo opposto di questa particolare classifica i Paesi Bassi dove è sottooccupato solo poco più del 4% dei lavoratori a tempo parziale.

Nonostante le gradi differenze in termini percentuali, in tutti gli Stati membri i lavoratori sottoccupati sono per la maggioranza donne.

L’Italia è invece il Paese in cui è più rilevante la quota dei lavoratori scoraggiai (13,6% della popolazione attiva) davanti a Croazia (9,6%), Bulgaria (7,6%) e Finlandia (7.4%).

Anche i lavoratori scoraggiati sono in maggioranza donne in tutti gli Stati membri (dato UE 57%) con la sola eccezione di Finlandia e Francia.

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