La VII conferenza di Bruxelles per il futuro della Siria

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Il 14 e il 15 giugno scorsi, l’Unione Europea ha ospitato la VII Conferenza di Bruxelles, dal titolo “Sostenere il futuro della Siria e della Regione”. L’incontro, con l’obiettivo di mobilitare aiuti finanziari e umanitari, è stata occasione per ribadire il continuo sostegno dell’Unione Europea e della comunità internazionale al popolo siriano, ai rifugiati siriani e alle loro comunità ospitanti. Non solo, ma anche occasione per reiterare l’obiettivo di una soluzione politica del conflitto, in linea con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2254.

Nei due giorni di lavoro, la Conferenza ha dedicato tempo e spazio agli attori della società civile siriana, con l’obiettivo di rafforzare il supporto politico della comunità internazionale per questi attori cruciali del conflitto. Ha inoltre favorito il dialogo fra numerosi attori statali, in particolare fra gli Stati dell’UE, gli Stati confinanti con la Siria e dei Paesi terzi, così come i rappresentanti delle Nazioni Unite ed altre organizzazioni internazionali.

Dal 2011, l’UE e i suoi Stati membri sono stati i maggiori donatori di assistenza alla Siria ed alla regione, fornendo oltre 30 miliardi di Euro. In quest’ultima Conferenza, i donatori hanno promesso una somma di più di dieci miliardi di Euro fra prestiti e sussidi, cifra non molto lontana da quella richiesta dall’ONU. Di questa somma, la quota principale dei finanziamenti a fondo perduto (4,16 miliardi di Euro), arriva dall’Europa e dai suoi Stati membri.

Così ha commentato Joseph Borrell, Alto Rappresentante della Politica Estera e di Sicurezza comune: “nel tredicesimo anno, da quando il regime siriano ha represso violentemente le manifestazioni pacifiche e ha provocato un conflitto brutale che continua ancora oggi, non dimentichiamo il popolo siriano. Meritano di vivere ancora una volta in pace e stabilità.”

Per ulteriori informazioni: Syria: EU holds VII Brussels Conference on ‘Supporting the future of Syria and the region’

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