Lo scorso martedì 27 marzo, la commissione Libertà civili del PE ha adottato una proposta di risoluzione della deputata italiana Barbara Spinelli proprio sull’importante tematica del pluralismo dell’informazione e della libertà dei media. Con questa proposta, si è voluto far sentire la voce delle istituzioni europee nei confronti della giornalista maltese Daphne Galizia, uccisa a Malta con un’autobomba nell’ottobre del 2017. Nel febbraio del febbraio 2018, sono stati uccisi il giornalista slovacco Ján Kuciak e la sua compagna, mentre indagavano sui rapporti esistenti tra la mafia italiana e i centri di poteri esistenti in Slovacchia.
I parlamentari europei chiedono la formazione di un organismo di regolamentazione indipendente dell’attività giornalistica, che collabori con le associazioni di categoria al fine di vigilare e comunicare eventuali violenze e minacce, avvenute nei confronti dei giornalisti europei. Infatti, gli organi di stampa continuano a rivestire una funzione essenziale nelle nostre società: è dunque compito di ciascun Stato membro aumentare i fondi necessari per salvaguardarne la tutela e l’indipendenza nei nostri ordinamenti democratici.
Infine, per disinnescare i contraccolpi causati dall’esplosione delle fake news, i membri del Parlamento europeo hanno suggerito alle piattaforme social di adottare strumenti, che consentano di contrassegnare e rendere evidenti le notizie potenzialmente false. Sottolineano inoltre l’importanza di predisporre un insieme di regole che rendano più sicuri i social media per i cittadini europei, rimuovendo qualunque contenuto potenzialmente offensivo (dal cyber – bullismo al materiale pornografico).
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