La Commissione presenta orientamenti per una transizione giusta verso la neutralità climatica

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La Commissione ha pubblicato orientamenti strategici per una transizione giusta e inclusiva verso la neutralità climatica, ad integrazione del pacchetto per la realizzazione del Green Deal. Il Green Deal europeo, avviato nel 2019, definisce la strategia per consentire all’Europa di diventare il primo continente climaticamente neutro. La necessità di una transizione giusta sottolinea che nessuna persona e nessun luogo devono essere lasciati indietro. Ciò è in linea con l’accordo di Parigi del 2015, l’agenda strategica 2019-2024 del Consiglio europeo e la normativa europea sul clima in vigore dal luglio 2021. Nello stesso mese, la Commissione ha adottato il pacchetto “Pronti per il 55%” per realizzare l’obiettivo climatico vincolante dell’UE per il 2030. Il piano consiste nel ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra almeno del 55% per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nell’ambito di quest’ultimo pacchetto, la Commissione ha recentemente annunciato una proposta di raccomandazione del Consiglio. Tale proposta è volta a impartire ulteriori orientamenti agli Stati membri su come affrontare al meglio gli aspetti sociali e occupazionali della transizione verde. L’equità e la solidarietà sono i suoi principi fondamentali. Se verranno attuate le misure e le politiche adeguate, la transizione verde ha le potenzialità per creare un milione di nuovi posti di lavoro nell’UE entro il 2030. Si tratta di circa 2 milioni di posti entro il 2050. 

Porre le persone al centro della transizione verde

La proposta invita gli Stati membri a adottare misure e iniziative adeguate, tra cui quelle di seguito.

  • Misure per sostenere un’occupazione di qualità e per agevolare le transizioni professionali: ciò comprende ad esempio iniziative per offrire assistenza personalizzata nella ricerca di un lavoro.
  • Misure per sostenere la parità di accesso a un’istruzione e a una formazione di qualità: si tratta fra le altre di misure per aumentare la partecipazione degli adulti all’apprendimento permanente.
  • Misure a sostegno di sistemi di protezione sociale e di sgravi fiscali equi: la proposta invita gli Stati membri a valutare se trasferire ulteriormente la pressione fiscale dal lavoro ad altre fonti.
  • Misure per sostenere l’accesso a prezzi contenuti ai servizi essenziali: gli Stati membri sono invitati a mobilitare il sostegno finanziario pubblico e privato per investire nelle energie rinnovabili.
  • Misure di coordinamento dell’azione politica, basate su un approccio economico globale e che coinvolgano attivamente le parti sociali, la società civile, le autorità regionali e locali.
  • Uso ottimale dei finanziamenti pubblici e privati: la proposta relativa al Fondo sociale per il clima, con una dotazione di 72,2 miliardi di €, sosterrà in particolare le famiglie vulnerabili e gli utenti dei servizi di trasporto. Non vengono tralasciate le microimprese che risentiranno dell’introduzione dello scambio di quote di emissione per i combustibili utilizzati nel trasporto stradale e nell’edilizia. Tra le altre fonti di finanziamento UE disponibili nel quadro di NextGenerationEU figurano il meccanismo per una transizione giusta e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+). Le riforme e gli investimenti finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza saranno destinati alle politiche sociali.

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