Il Comitato delle regioni si esprime favorevolmente rispetto al Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e al piano di rilancio della Commissione europea

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«Le regioni e le città sanno meglio di chiunque altro in quali aree o settori occorre investire con urgenza per far fronte alle conseguenze della crisi e prepararsi al futuro.»

Apostolos Tzitzikostas, presidente del Comitato europeo delle regioni (Cdr), ha avuto recentemente occasione di commentare il Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027. Nello specifico, ha affermato: «Il nuovo bilancio dell’UE del valore di 1.100 miliardi di euro e il piano di rilancio dell’economia da 750 miliardi di euro sono incentrati sulla sicurezza, sul rilancio dell’economia e sulla resilienza delle regioni, delle città e dei piccoli comuni di tutta Europa e comprendono gli elementi chiave richiesti dal Comitato europeo delle regioni.» Spetta, dunque, ora agli Stati membri e al Parlamento europeo di adottare rapidamente le proposte avanzate da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

«Come chiesto dal Comitato europeo delle regioni, il nuovo progetto di bilancio dell’UE comprende un fondo europeo per la ripresa di almeno 500 miliardi di euro sotto forma di finanziamenti a fondo perduto,» ha sottolineato Tzitzikostas. È stato altresì previsto un programma riguardante la sanità pubblica su tre livelli (europeo, nazionale e regionale) che migliorerà le prestazioni sanitarie nell’Unione. In questo senso, la politica di coesione dell’UE verrà rafforzata, grazie a investimenti pari a 373 miliardi di euro, così come lo sviluppo rurale (90 miliardi) e la transizione giusta (40 miliardi). Ancora, la proposta della Commissione comprende misure per il turismo, la cultura e le piccole e medie imprese, tutte richieste che erano state espresse dal Comitato delle regioni in una dichiarazione adottata l’8 maggio scorso.

Isabelle Boudineau, presidente della commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE, ha evidenziato l’importanza che le risorse europee possano essere stanziate e investite al più presto. «Le regioni e le città sanno meglio di chiunque altro in quali aree o settori occorre investire con urgenza per far fronte alle conseguenze della crisi e prepararsi al futuro.»

Vasco Cordeiro, primo vicepresidente del Cdr, ha dichiarato che il QFP potrà permettere alle città e alle regioni di affrontare meglio le problematiche sociali ed economiche. «Tutti i finanziamenti dovrebbero essere facilmente accessibili alle nostre regioni e città in modo da poter agire con continuità e garantire che gli investimenti dell’UE siano efficaci e mirati alle reali esigenze dei nostri cittadini.»

Nikola Dobroslavić, relatore del Comitato delle regioni sul quadro finanziario pluriennale, ha espresso il proprio parere favorevole rispetto all’introduzione di una proroga dei programmi della politica di coesione attualmente in corso fino al 2022, nonché nei confronti del rafforzamento degli investimenti nell’ambito della politica regionale fino al 2027, in modo da incentivare sia la crescita sostenibile sia la resilienza. «Queste misure favoriranno la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, la crescita economica e lo sviluppo sostenibile. Il Cdr è determinato a continuare a lavorare per aumentare la visibilità del bilancio dell’UE e del suo valore aggiunto per la vita dei cittadini [e delle cittadine],» ha concluso Dobroslavić.

Per approfondire: il comunicato del Comitato europeo delle regioni

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