
La pubblicazione di quest’anno, “Figure chiave sulle condizioni di vita europee”, fornisce una panoramica completa su una vasta gamma di argomenti che toccano concretamente la vita dei cittadini europei. I temi abbordati dal rapporto pubblicato a settembre parlano di distribuzione del reddito, di disuguaglianza, di salute e di discriminazione per citarne alcuni.
Il tema di questo articolo si vuole concentrare sul tema delle persone che hanno dichiarato di essere al lavoro (lavoratori di lavoro dipendente o autonomo) nell’Unione europea ed allo stesso tempo a rischio povertà.
Il rischio di povertà non è solamente legato a coloro che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro o ai disoccupati: nel 2024 l’8,2 % delle persone di età pari o superiore a 18 anni che hanno dichiarato di essere al lavoro nell’UE era a rischio di povertà. Importante è sottolineare la presenza di differenze tra la percentuale di donne (7,3%) e di uomini (9,0%) a rischio di povertà.
Il Lussemburgo rappresenta il paese UE con il più alto tasso di persone al lavoro a rischio di povertà (13,4%) con una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini. Al contrario, la Finlandia guida la classifica come Paese dell’UE con il tasso più basso di lavoratori a rischio di povertà (2,8%).
Per saperne di più:L’8,2 % dei lavoratori europei è a rischio di povertà











