Green Deal europeo: economia blu sostenibile nell’Unione europea

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Il 17 maggio 2021 la Commissione europea ha proposto un nuovo approccio per un’economia blu sostenibile nell’UE per le industrie e i settori connessi agli oceani, ai mari e alle coste, sia che i svolgano direttamente nell’ambiente marino che sulla terraferma. Un’economia blu sostenibile è necessaria per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo e per assicurare una ripresa verde dalla pandemia.

Tale approccio necessita di tecnologie innovative e impone a tutti i settori dell’economia blu (come pesca, turismo costiero, trasporto marittimo, attività portuali e costruzioni navali) di ridurre il loro impatto ambientale e climatico. Infatti, per affrontare la crisi climatica quella della biodiversità marina sono necessarie acque in salute e un uso responsabile delle loro risorse, così da porre le basi per trovare alternative ai combustibili fossili e alla produzione alimentare tradizionale.

Inoltre, l’energia del moto ondoso, la produzione di alghe, lo sviluppo di nuovi attrezzi per la pesca e il ripristino degli ecosistemi marini porteranno nuove opportunità lavorative verdi nell’ambito dell’economia blu.

La comunicazione della Commissione, che sostituisce la comunicazione sulla crescita blu del 2012, definisce un programma dettagliato affinché l’economia blu possa:

  • Conseguire gli obiettivi della neutralità climatica e dell’inquinamento zero, in particolare attraverso lo sviluppo di energie rinnovabili offshore, la decarbonizzazione del trasporto marittimo e l’inverdimento dei porti. Inoltre, i porti potrebbero essere usati come poli energetici;
  • Passare a un’economia circolare e ridurre l’inquinamento, anche attraverso norme rinnovate relative all’innovazione degli attrezzi per la pesca, al riciclaggio delle navi e allo smantellamento delle piattaforme e a misure per ridurre la dispersione di plastica e microplastiche;
  • Preservare la biodiversità e investire nella natura, si ridurrà infatti l’impatto ambientali della pesca sugli habitat marini;
  • Sostenere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza delle zone costiere, tramite attività di adattamento come lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle zone costiere e la protezione dei litorali;
  • Garantire una produzione alimentare sostenibile, grazie all’uso di piante marine, al controllo più rigido della pesca e a ricerca e innovazione basate su cellule relative ai prodotti ittici. Con l’adozione degli orientamenti strategici dell’UE per un’acquacoltura sostenibile la Commissione si impegna a sviluppare un’acquacoltura sostenibile nell’UE;
  • Migliorare la gestione dello spazio marittimo, il nuovo forum blu per gli utenti del mare stimolerà uno scambio cooperativo per l’uso sostenibile dell’ambiente marino.

Per quanto riguarda il finanziamento dell’economia blu sostenibile, la Commissione europea e il Gruppo Banca europea per gli investimenti aumenteranno la loro cooperazione, così come le istituzioni collaboreranno con gli Stati membri per sostenere gli investimenti.  Gli Stati membri, inoltre, includeranno investimenti per un’economia blu sostenibile nei loro piani nazionali per la ripresa e la resilienza; a questo obiettivo contribuiranno anche altri programmi dell’UE, come il programma di ricerca Orizzonte Europa.

Infine, il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, in particolare la piattaforma “BlueInvest” e il nuovo fondo BlueInvest, sosterrà la transizione verso catene del valore più sostenibili.

Per approfondire: comunicazione su un nuovo approccio per un’economia blu sostenibile nell’UE, Domande e risposte su un’economia blu sostenibile, Economia blu, Indicatori dell’economia blu, Orientamenti strategici dell’UE per l’acquacoltura

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