Verso una nuova dimensione dell’istruzione superiore europea

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Nel 2017 l’Unione Europea aveva lanciato l’iniziativa delle università europee, attraverso partenariati strategici tra gli istituti di istruzione superiore di tutta l’UE, costruiti e rafforzati dagli Stati Membri, oltre che da Consiglio e Commissione. Pochi giorni fa il Consiglio europeo ha adottato le ultime conclusioni sull’iniziativa con l’obiettivo di colmare la distanza tra istruzione superiore, ricerca, innovazione e società e aprire la strada a una nuova dimensione dell’istruzione superiore europea. Queste alleanze di università europee prevedono un libero spostamento di studenti, docenti, ricercatori e membri del personale senza soluzione di continuità per svolgere attività di formazione, insegnamento e ricerca. Al momento, con il sostegno finanziario di Erasmus +, sono in fase di costruzione 41 alleanze, che coinvolgono oltre 280 istituti di istruzione superiore.

L’iniziativa si realizzerà totalmente nel periodo di finanziamento 2021-2027, e, a tal proposito, il Consiglio invita gli Stati Membri a utilizzare tutte le possibilità di finanziamento possibili, compresi i fondi per il piano Next Generation EU. Il progetto, infatti, deve essere al centro della costruzione di uno spazio europeo dell’istruzione e della ricerca da realizzarsi entro il 2025; esso dovrà configurarsi come innovativo, competitivo e attraente a livello mondiale. I ministri inoltre consigliano, per cercare di rimuovere ogni ostacolo alla cooperazione europea, di valutare la fattibilità di diplomi europei comuni nell’ambito dell’alleanza delle “università europee”, sempre con l’obiettivo di garantire una circolazione di cervelli multidirezionale ed equilibrata che riguardi l’intero continente e che permetta un rafforzamento delle carriere, in particolare dei giovani, nei settori di ricerca e insegnamento.

Si possono già vedere i primi risultati dell’iniziativa, in quanto risulta che le prime 17 “università europee”, siano riuscite ad affrontare meglio la crisi da Covid-19 grazie alle loro alleanze e prevedono una più rapida ripresa nell’immediato futuro.

Per saperne di più: il comunicato del Consiglio europeo

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