Gli investimenti europei in Ricerca e Sviluppo hanno raggiunto i 328 miliardi di € nel 2021

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Lo scorso 29 novembre, l’Eurostat, l’Ufficio Statistico dell’Unione Europea, ha pubblicato le ultime statistiche, elaborate a livello europeo, sugli investimenti, compiuti negli Stati membri, riguardanti il settore “Ricerca & Sviluppo”. 

Secondo quest’indagine, nel 2021, l’Unione Europea ha speso 328 miliardi di € nell’ambito “Ricerca e Sviluppo”, con un aumento pari al 6%, in confronto con l’anno precedente, dove erano stati investiti circa 310 miliardi di €. Se si confronta il valore del 2021 con quello del 2011, si nota un incremento, in questo tipo di spesa, pari al 43,9%. 

Se si considera invece l’intensità della spesa in “Ricerca & Sviluppo”, i dati mostrano una leggera caduta di questi investimenti tra il 2020 e il 2021 (dal 2,31% al 2,27%), causata dal forte impatto della pandemia. 

Questa tipologia di spesa resta ancora oggi uno dei principali motori dell’innovazione nell’Eurozona, e, unitamente all’intensità degli investimenti, rappresenta uno degli indicatori chiave, usati per monitorare le risorse, destinate alla scienza ed alla tecnologia, a livello globale.  

Tra gli Stati membri dell’Unione Europea, l’intensità più alta nelle spese per Ricerca & Sviluppo si è registrata in Svezia (3,35% del PIL), seguita dall’Austria (3,22% del PIL)  e dal Belgio (3,19% del PIL). Sei Stati membri, invece, riportano una spesa in Ricerca & Sviluppo, inferiore all’1%. Si tratta di Romania, Malta, Bulgaria, Lettonia, Cipro e della Repubblica Slovacca.

Se, infine, si considera la spesa in Ricerca & Sviluppo per settore, l’ambito delle imprese commerciali ha continuato a rappresentare la quota maggiore di destinazione di queste risorse, pari al 66,08% dell’investimento totale del 2021. Dopo le imprese commerciali, il settore dell’istruzione superiore (21,58%), il settore governativo (11,89%) e il settore privato non profit (0,44%) restano tra i maggiori destinatari degli investimenti, destinati alla Ricerca e Sviluppo. 

Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione

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