Giornata mondiale per la libertà   di stampa

778

«Non puಠesistere una democrazia autentica senza libertà   d’espressione» ha dichiarato il segretario generale del Consiglio d’Europa, Terry Davis, in occasione della Giornata mondiale per la libertà   di stampa.
Ricordando la frase di Abraham Lincoln secondo cui «non si puಠingannare il popolo per sempre», Davis ha osservato come per molti uomini politici è sufficiente ingannare gli elettori il tempo necessario per essere eletti. In alcuni stati membri del Consiglio d’Europa, infatti, si sono svolte elezioni che non hanno risposto alle norme democratiche dell’Organizzazione. «La libertà   di stampa, o meglio l’assenza di questa libertà  , è il principale problema. Come puಠuna popolazione compiere una scelta consapevole ed eleggere un governo popolare, fatto dal popolo e per il popolo, senza un’informazione indipendente e obiettiva?» ha aggiunto Davis.
In occasione della Giornata mondiale, l’organizzazione Reporters Sans Frontières (RSF) ha pubblicato il primo Rapporto sulle violazioni della libertà   di stampa in alcuni Paesi dell’UE. Osservando una generale buona situazione per quanto concerne la tutela di questo diritto fondamentale, RSF rileva perಠalcuni problemi esistenti in qualche Paese dell’UE.
In Francia, ad esempio, vari operatori dell’informazione hanno subito aggressioni durante il loro lavoro in alcune periferie parigine. In Italia i pericoli giungono dalle organizzazioni criminali mafia, à¢à¢â€š¬à‹Å“ndrangheta, camorra e sacra corona unita, con almeno una dozzina di giornalisti che vivono sotto la protezione di polizia e centinaia di minacce ricevute da molti operatori dell’informazione. In Spagna le minacce maggiori sono messe in atto da esponenti dell’estremismo separatista basco, mentre in Irlanda del Nord permangono intimidazioni a giornalisti nonostante l’avviato processo di pace tra gruppi cattolici e protestanti. In Danimarca, nel febbraio 2008 è stato sventato un attentato contro l’autore della controversa vignetta su Maometto che era stata pubblicata insieme ad altre dal quotidiano «Jyllands-Posten».
RSF ricorda poi come, oltre ai Paesi già   citati, negli ultimi anni sono state registrate violenze contro giornalisti nell’UE in Svezia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca e Cipro.
A livello mondiale, invece, nel 2007 secondo RSF sono stati uccisi 86 giornalisti e 20 assistenti; gli arresti sono stati 887; 1511 i giornalisti che hanno subito violenze o intimidazioni; 67 i sequestrati, 528 i media censurati; 37 bloggers sono stati arrestati, 21 i bloggers che hanno subito violenze, 2676 i siti web chiusi o sospesi.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here