EAPN critica le priorità   annuali della Commissione Europea

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Il documento adottato il 12 gennaio scorso dall’esecutivo è secondo l’European Anti-poverty network (EAPN) eccessivamente orientato a crescita e consolidamento dei bilanci ma non dice nulla di quanto le Raccomandazioni causerebbero in termini di aumento della povertà   ed esclusione o di amplificazione delle disuguaglianze.
Il direttore generale di EAPN Fintan Farrel critica il fatto che il documento non citi l’approccio integrato che garantisca una crescita inclusiva. «Non è possibile – ha dichiarato Farrel – concentrarsi sulla crescita e aggiungere le altre questioni solo in seguito. Si ripeteranno così gli errori della strategia di Lisbona». L’approccio integrato che privilegia la coesione sociale deve essere «un punto di partenza mentre l’approccio proposto dalla Commissione Europea «non farà   che aumentare la povertà   e indebolire pericolosamente la coesione sociale, proprio nel momento in cui essa sarebbe maggiormente necessaria».
Ludo Horremans, presidente di EAPN sottolinea poi le incoerenze tra le priorità   annuali e il documento sull’avanzamento della Strategia 2020, chiedendo alla Commissione di restare coerente agli impegni assunti in merito alla realizzazione di una crescita inclusiva.

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