Demografia, un problema europeo da non sottovalutare

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La conferenza del Comitato economico e sociale europeo (CESE), tenutasi a Zagabria il 14 novembre scorso, ha posto l’attenzione sui problemi demografici europei.

Il discorso di apertura è stato tenuto dal ministro croato per la demografia, la famiglia, la gioventù e le questioni sociali, Vesna Bedeković, la quale, a nome del proprio governo, ha affermato che la rivitalizzazione demografica deve essere posta in cima alle politiche dell’UE, proprio come si sta cercando di fare in Croazia, attraverso l’attuazione delle seguenti misure: aumento dell’indennità per maternità e prolungamento del congedo per maternità/paternità.

Il filo conduttore della conferenza è stato l’analisi della situazione demografica del paese ospitante, così come evidenziato dai diversi relatori presenti. Il fine è quello di proporre suggestioni sulle quali confrontarsi per delineare una politica comune europea. Tema che sarà inserito tra le priorità nell’agenda del primo semestre del 2020 del Consiglio dell’UE, la cui presidenza sarà appunto affidata alla Croazia.

Queste le tematiche, in dettaglio, sottolineate e sviluppate durante il convegno:

  • Rapido calo della popolazione europea
  • Tasso di natalità negativo (per metà dei paesi UE)
  • Invecchiamento e riduzione della popolazione in età lavorativa e in età riproduttiva
  • Discriminazione basata sull’età sui mercati del lavoro
  • Aumento dell’emigrazione, soprattutto di persone giovani e istruite, nei paesi dell’Europa centrale, meridionale e orientale, in rapporto ad una minore immigrazione nelle stesse nazioni
  • Differenze sociali ed economiche tra i vari stati europei
  • Generale tendenza negativa degli indicatori demografici

Nel suo intervento, il presidente del CESE Luca Jahier ha sottolineato come tutte queste problematiche, se confermate nel lungo periodo, possano influire negativamente sul ruolo dell’Europa all’interno della scacchiera mondiale, in termini sia economici che politici.

A fronte di tale considerazione, il CESE elaborerà un documento (relatore Stéphane Buffetaut) sulle disparità economiche e di sviluppo tra i paesi dell’UE.

Per saperne di più: il comunicato del CESE

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