Clima: dare impulso all’azione globale dopo Copenaghen

817

Per «mantenere l’impulso» delle iniziative globali contro i cambiamenti climatici, mettere in atto in tempi brevi il testo approvato lo scorso dicembre a Copenaghen e l’assistenza finanziaria «rapida» ai Paesi in via di sviluppo, la Commissione Europea ha definito un’apposita strategia.
I Paesi industrializzati e in via di sviluppo che producono oltre l’80% delle emissioni globali di gas serra hanno inserito i rispettivi obiettivi di emissione o azioni in materia nel testo di Copenaghen, un fatto che secondo la Commissione dimostra come «la maggior parte dei Paesi intenda intensificare la lotta contro i cambiamenti climatici».
L’UE dovrebbe perಠcontinuare a insistere per concludere un accordo valido e giuridicamente vincolante che coinvolga tutti i Paesi in una vera azione per il clima, osserva la Commissione, secondo cui per fare ciಠsarà   necessario inserire il testo di Copenaghen nei negoziati delle Nazioni Unite e affrontare i punti deboli del protocollo di Kyoto. «Un’azione di coinvolgimento attivo dell’UE verso l’esterno sarà   il fattore determinante per promuovere il sostegno ai negoziati ONU» sostiene la Commissione, ritenendo quindi che l’UE debba dare dimostrazione di leadership adottando azioni concrete nell’ambito della sua strategia Europa 2020 «per trasformarsi nella regione mondiale più compatibile con il clima».
Va ricordato che l’’UE si è impegnata a ridurre entro il 2020 le emissioni del 20% rispetto ai livelli del 1990 e ad arrivare al 30% se altre economie importanti accetteranno di partecipare equamente allo sforzo globale di abbattimento. Così, in vista del Consiglio Europeo di giugno la Commissione preparerà   un’analisi delle strategie pratiche che potrebbero essere necessarie per ottenere una riduzione delle emissioni del 30%. Successivamente l’esecutivo europeo si impegna a delineare un percorso di transizione che porti l’UE a diventare un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050: «In linea con la strategia UE 2020, si tratta di proporre soluzioni intelligenti che favoriscano la lotta ai cambiamenti climatici ma anche la sicurezza energetica e l’occupazione».
La strategia della Commissione propone anche una tabella di marcia per il processo negoziale che ripartirà   ad aprile. Le linee politiche contenute nel testo approvato a Copenaghen, che non sono state formalmente adottate come decisione ONU, dovranno essere integrate nei testi oggetto di negoziato in ambito ONU che conterranno la base del futuro accordo globale sul clima. L’UE è pronta a sottoscrivere un patto giuridicamente vincolante a livello mondiale nel corso della Conferenza ONU sul clima di Cancà ºn, in Messico, a fine 2010, pur nella consapevolezza che le divergenze di vedute tra i Paesi potrebbero ritardare l’adozione di un accordo al 2011.

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here