BCE: ripresa moderata e a ritmo discontinuo

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Nonostante l’espansione economica registrata negli ultimi mesi del 2009 nella zona dell’euro, la Banca Centrale Europea (BCE) nel suo bollettino di gennaio avverte che nel 2010 l’economia dell’area crescerà   «a un ritmo moderato» e quindi «il processo di recupero potrebbe risultare discontinuo».
Il problema principale dell’anno appena iniziato è costituito dal livello di disoccupazione, infatti secondo la BCE «il basso grado di utilizzo della capacità   produttiva potrà   verosimilmente ridurre gli investimenti e la disoccupazione nell’area dell’euro dovrebbe seguitare ad aumentare in certa misura, attenuando la crescita dei consumi».
L’inflazione della zona euro dovrebbe invece attestarsi intorno all’1% nel breve periodo, mentre le aspettative a medio-lungo termine «permangono saldamente ancorate in linea con l’obiettivo di mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2%» osserva la BCE, precisando che i rischi per queste prospettive restano connessi all’evoluzione dell’attività   economica e dei prezzi delle materie prime.
Dato che vari Paesi dell’area euro presentano «squilibri di bilancio notevoli e in netto incremento», la BCE ritiene che gli sgravi fiscali «andrebbero considerati soltanto nel medio periodo, una volta che i Paesi avranno recuperato un sufficiente margine di manovra nei bilanci».
L’attuale impegno dei governi ad avviare il processo di risanamento al più tardi nel 2011, oltre il parametro dello 0,5% del PIL all’anno in termini strutturali, secondo la BCE «rappresenta il requisito minimo per tutti i Paesi dell’area dell’euro», mentre il successo delle strategie di riequilibrio dei conti «dipenderà   essenzialmente anche dall’esistenza di norme di bilancio e istituzioni nazionali adeguate e richiederà   trasparenza delle procedure di bilancio, nonchà© statistiche di finanza pubblica complete e affidabili».

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