La commemorazione del 75° anniversario della Convenzione del 1948 sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio, oggi, 9 dicembre 2023, è un’occasione significativa per riflettere sull’importanza di questo trattato fondamentale sui diritti umani.
La Convenzione del 1948 rappresenta un impegno cruciale assunto dalla comunità internazionale per evitare che si verifichi “mai più” un crimine atroce come il genocidio. Essa fornisce la prima definizione giuridica internazionale ampiamente accettata di “genocidio” e stabilisce l’obbligo per gli Stati parte di prevenire e punire questo crimine. Con 153 Stati che l’hanno ratificata, il trattato è diventato un pilastro nel promuovere i diritti umani e la prevenzione del genocidio a livello globale.
La risoluzione 69/323 del 2015 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che ha istituito il 9 dicembre come Giornata internazionale della commemorazione e della dignità delle vittime del crimine di genocidio e della prevenzione di questo crimine, sottolinea l’importanza di ricordare le vittime e di impegnarsi nella prevenzione continua.
Infatti, la Convenzione, non si limita a punire il genocidio ma sottolinea anche l’obbligo di prevenirlo e riconoscere le cause profonde del genocidio è fondamentale per la sua prevenzione.
In un mondo attraversato da molteplici guerre e congflitti, la rilevanza della Convenzione sul genocidio è sempre, purtroppo, di attualità. La comunità internazionale deve rinnovare il suo impegno per garantire la piena attuazione della Convenzione e lavorare insieme per affrontare le sfide globali legate al genocidio, promuovendo la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti umani in tutto il mondo.
Per saperne di più: International Day of Commemoration and Dignity of the Victims of the Crime of Genocide and of the Prevention of this Crime, 9 December Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide 75th AnniversaryResolution adopted by the General Assembly on 11 September 2015
