L’Istituto europeo di statistica, Eurostat, ha diffuso il 3 dicembre i dati sulla povertà relativi all’anno 2011 evidenziando una crescita del dato rispetto alle ultime due rilevazioni del 2010 (23.4%) e del 2008 (23.5%): il 24,2% della popolazione europea è a rischio esclusione sociale (1 cittadino su 5): poco meno di 120 milioni di cittadini europei dei 27 vivono dunque in condizioni di povertà.
Nella rilevazione dell’Eurostat viene poi distinta la categoria dei poveri “assoluti” ai quali manca anche l’essenziale: sono il 9% della popolazione, con il record negativo che spetta alla Bulgaria (44%) e alla Lettonia (31%).
Il record negativo si registra in Bulgaria, dove la povertà colpisce il 49% dei cittadini; seguono Romania e Lettonia (40%), Lituana (33%), Grecia e Ungheria (31%). Nella Repubblica Ceca invece solo il 15% della popolazione vive in condizioni di povertà, in Olanda e in Svezia la miseria colpisce il 16% e in Lussemburgo e in Austria la percentuale è di circa il 17%.
Il dato per l’Italia risulta non disponibile e pertanto non è compreso nella classifica relativa al 2011: gli ultimi dati disponibili sulla povertà registrata nel nostro paese risalgono al 2009, quando il 24,5% della popolazione era considerata povera.