Le modalità attuali di consumo e di produzione nell’UE hanno un significativo impatto ambientale in termini di emissione di gas ad effetto serra, inquinamento e degrado delle risorse naturali, mentre nuove misure proposte dalla Commissione potrebbero ridurre del 30% l’energia consumata per il riscaldamento, l’illuminazione e la manutenzione degli edifici.
Secondo le indicazioni dell’UE, i rivenditori di elettrodomestici quali lavatrici e forni devono già munirli di etichette con informazioni sul loro grado di ecocompatibilità ed efficienza energetica, ora si propone di estendere queste norme a una gamma molto più vasta di prodotti comprendente, ad esempio, gli infissi: un migliore isolamento delle finestre potrebbe ridurre le spese di riscaldamento dell’11% e l’emissione di gas serra di oltre un quinto.
La politica dell’UE per un’industria sostenibile offre alle imprese incentivi per passare a prodotti e metodi di produzione più compatibili con l’ambiente, così l’Europa intende mantenere più facilmente il suo vantaggio competitivo nel settore rispetto ad economie emergenti come quelle di Cina ed India.
Anche le amministrazioni pubbliche sono invitate a contribuire a rendere più sostenibili i consumi e la produzione: le amministrazioni nazionali, regionali e locali spendono una significativa quota del PIL per la costruzione e manutenzione di immobili, i trasporti, i servizi di pulizia e così via; il nuovo piano fissa obiettivi affinchà© tutte le amministrazioni orientino spese e investimenti verso prodotti «verdi».