UE: Obbligatorio l’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione entro il 2026 

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A partire dalla fine del 2024, è entrata in vigore in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea la Direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione, che punta a una maggiore rappresentanza femminile nei vertici delle società. La norma, approvata dopo anni di dibattiti, rappresenta un passo storico verso la parità di genere nel mondo economico e finanziario. 

Le grandi società quotate dell’UE avranno l’obbligo di rispettare specifici target di rappresentanza: il 40% del sesso sottorappresentato tra gli amministratori non esecutivi e il 33% tra tutti gli amministratori. Secondo i dati più recenti, la presenza femminile nei consigli di amministrazione è del 34% in media nell’UE, tuttavia, la percentuale varia considerevolmente tra i Paesi membri. La Direttiva introduce misure vincolanti per garantire trasparenza e neutralità di genere nella selezione dei membri dei consigli di amministrazione. Tra i punti principali: 

  • Criteri trasparenti e neutri rispetto al genere per la selezione dei candidati. 
  • Regola di preferenza per il sesso sottorappresentato in caso di candidati con pari qualifiche. 
  • Obbligo di fornire spiegazioni, su richiesta, ai candidati non selezionati. 
  • Sanzioni dissuasive per le aziende che non rispettano gli obblighi, definite a livello nazionale, tra cui multe o l’annullamento delle nomine irregolari. 
  • Impegni concreti per promuovere l’equilibrio di genere tra gli amministratori esecutivi. 

La Commissione Europea verificherà che gli Stati membri abbiano recepito correttamente la Direttiva, supportandoli attraverso workshop e consulenze. Parallelamente, la Commissione sta preparando una nuova Roadmap per i diritti delle donne, che verrà presentata nel 2025.

Per approfondire: New EU rules to improve Gender Balance in corporate boards enter into application

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