Lo scorso 20 giugno, sono state presentate alcune proposte, con l’obiettivo di migliorare l’attuale bilancio pluriennale (2021–2027) dell’Unione Europea.
Da quando, nel 2020, è stato adottato il quadro finanziario pluriennale (QFP), l’Unione europea (UE) ha dovuto confrontarsi con una serie senza precedenti di sfide impreviste, come la crisi economica post pandemia e la guerra in Ucraina.
Il bilancio UE attuale, infatti, di 2.018 miliardi di Euro, nonché lo strumento per la ripresa Next Generation EU, non sono più sufficienti ad affrontare tali sfide e la Commissione europea ha proposto un riesame finanziario per le seguenti tre priorità.
- Conflitto in Ucraina: la Commissione europea propone uno strumento specifico, per sostenere lo Stato ucraino fino al 2027, con una capacità complessiva di 50 miliardi di € nel periodo 2024-2027.
- Migrazione: per sopperire alla crescente instabilità nel vicinato europeo, la Commissione propone i seguenti interventi mirati. In primo luogo, per gestire in modo efficace la migrazione e il controllo delle frontiere, è stato proposto lo stanziamento di 2 miliardi di €. In secondo luogo, i fondi, per consentire all’Unione di rispondere a situazioni di accentuata instabilità economica e geopolitica, dovranno essere incrementati con 10,5 miliardi di €. Infine, per rafforzare la capacità dell’Unione di reagire a crisi e catastrofi naturali, lo strumento speciale “Riserva di solidarietà e per gli aiuti d’urgenza” dovrebbe essere incrementato di 2,5 miliardi di €.
- Promozione della competitività a lungo termine. Per aiutare la competitività dell’industria dell’UE attraverso investimenti nelle tecnologie critiche, nel digitale, nelle biotecnologie e nelle tecnologie pulite, la Commissione ha proposto l’istituzione di una nuova piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), in grado di generare investimenti per 160 miliardi di Euro?
Queste modifiche dovranno essere approvate dal Parlamento Europeo e dagli Stati membri in sede di Consiglio e i negoziati si dovranno concludere entro l’anno.
Per ulteriori informazioni: il comunicato della Commissione europea