Tolleranza e discriminazioni nell’Unione europea

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È stato pubblicato, come ogni anno, l’eurobarometro che analizza i livelli di discriminazione nei confronti di diversi gruppi o minoranze all’interno dell’Unione Europea. In particolare, sono stati analizzati comportamenti e eventuali intolleranze nei confronti della comunità LGBT e della comunità Rom. Il documento raccoglie una serie di dati in percentuale che riflettono il livello di accettazione sociale nei confronti di questi gruppi e la percezione di discriminazione basata su varie opzioni, quali l’orientamento o l’identità sessuale e l’appartenenza a una determinata etnia. Le percentuali finali rappresentano una media tra le riposte provenienti da tutti gli stati europei (le risposte infatti appaiono in certi casi molto diverse in base al paese di provenienza.

Per quanto riguarda la percezione della comunità LGBT nell’UE, gli europei sostengono di percepire una discriminazione nei confronti di queste persone dovuta all’orientamento sessuale, al fatto di essere transgender o a causa dell’intersessualità. Il dato positivo è che il 76% degli europei sostiene la parità di diritti per le persone gay, lesbiche o bisessuali, una percentuale che è aumentata di 5 punti rispetto al 2015. Le domande spaziavano in diversi campi, dal matrimonio tra persone dello stesso sesso, alla semplice sensazione di normalità davanti a manifestazioni di affetto in pubblico da parte di coppie dello stesso sesso. È ritenuto necessario affrontare queste questioni all’interno delle scuole, in modo da poter fornire informazioni e materiale adeguato in merito; infatti circa il 70% degli intervistati si mostra d’accordo riguardo a lezioni scolastiche sul tema. Le ultime domande riguardavano i rapporti personali con la comunità, chiedendo come si sarebbe sentito l’interpellato nel vedere una persona gay, lesbica o transessuale in un posto di carica elettorale, come collega di lavoro o come compagno di scuola dei propri figli.

Simili domande sono state poste per quanto riguarda la percezione della minoranza Rom in Europa. In questo caso sono state particolarmente analizzate le percentuali di conoscenze o amicizie da parte di cittadini europei con persone appartenenti alla comunità. Inoltre 6 intervistati su 10 sono convinti che la società potrebbe trarre benefici da un’integrazione migliore della comunità Rom, sottolineando però come, a loro avviso, il loro paese dovrebbe fare più sforzi per integrare in maniera efficace le persone appartenenti a questa comunità.

Per saperne di più: il comunicato della Commissione

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