Sondaggio: il 77% dei cittadini intervistati ritiene necessario collegare stato di diritto e fondi UE

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Il Parlamento europeo ha promosso un terzo sondaggio dell’opinione pubblica europea in tempo di Covid-19

Al fine di monitorare l’opinione pubblica europea in riferimento alla pandemia da SARS-CoV-2, il Parlamento Europeo ha di recente commissionato un’indagine conoscitiva in merito – la terza dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

I risultati di tale consultazione, che in linea generale evidenziano l’orientamento positivo dei cittadini europei nei confronti dell’Unione e la preoccupazione circa il portato economico e sociale dell’attuale pandemia, possono essere articolati lungo quattro dimensioni principali.

In primo luogo, il sondaggio rileva l’adesione dell’opinione pubblica europea ai principi riconducibili allo «stato di diritto». Infatti, il 77% degli intervistati – l’81% in Italia – si dimostra favorevole all’istituzione di una condizionalità relativa al rispetto degli stessi nell’allocazione di fondi UE a favore degli Stati Membri.

Il 54% del campione intervistato ritiene inoltre necessario approntare un budget UE più consistente allo scopo di fronteggiare la situazione emergenziale in atto. Tale percentuale raggiunge il 64% fra gli intervistati italiani. In relazione alle priorità di spesa e al di là delle oscillazioni intercorrenti fra i diversi contesti nazionali, il dato cumulativo europeo sottolinea l’attenzione dell’opinione pubblica verso le tematiche inerenti alla salute pubblica (54%), alla ripresa economica e alle nuove opportunità per le imprese (42%), al cambiamento climatico e alla protezione dell’ambiente (37%).

La presente indagine evidenzia inoltre l’impatto della pandemia sulle finanze personali – il 39% del campione ha visto ridursi il proprio reddito proprio per ragioni legate all’emergenza sanitaria – e il timore circa il verificarsi di una situazione simile in futuro, come rileva il 27% degli intervistati. Tali dati raggiungono rispettivamente il 46% e il 30% nel contesto italiano.

Infine, è bene rimarcare che il 66% dei cittadini coinvolti nel sondaggio – il 78% in Italia – si dimostra favorevole ad un ampliamento delle competenze UE per risolvere emergenze quali la presente pandemia. Come emerge da questi dati, l’Unione è percepita dai propri cittadini quale attore di riferimento per la soluzione della crisi in atto.

Per ulteriori informazioni: il comunicato del Parlamento europeo

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