Soddisfacenti le previsioni economiche di primavera

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In seguito a forti investimenti e consumi privati, la Commissione ha previsto che l’economia dell’Unione europea crescerà   del 2,9% nel 2007 e del 2,7% nel 2008 (rispettivamente del 2,6% e 2,5%, nella zona euro). Tali livelli di crescita implicano una revisione al rialzo, pari ad un punto percentuale nel 2007, rispetto alle previsioni di autunno. L’Unione europea potrebbe creare complessivamente quasi 9 milioni di nuovi posti di lavoro nel periodo 2006-2008, riducendo la disoccupazione nell’UE a meno del 7% nel 2008 (rispetto all’8% del 2005). Nell’Unione europea il tasso di crescita di occupazione è quasi raddoppiato nel 2006, passando all’1,5% (1,4% nella zona euro), e facendo registrare l’incremento più elevato dal 2000, pari a quasi 3 milioni di nuovi posti di lavoro (di cui 2 milioni nell’area dell’euro). Tale miglioramento si ripercuote in forma generalizzata nei diversi settori e Paesi. Anche i salari dovrebbero aumentare pur rimanendo moderati durante il periodo considerato, soprattutto a motivo del previsto consolidamento della crescita di produttività   del lavoro.
Le finanze pubbliche continueranno a migliorare grazie alla ripresa economica: si prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche si attesterà   a circa l’1% nella zona euro e nell’intera UE – un livello che non si registrava da molti anni. L’inflazione dovrebbe rimanere contenuta, sebbene nel periodo esaminato si prospetti una leggera ripresa dell’inflazione, imputabile al nuovo rincaro dei prezzi petroliferi e alla ripresa congiunturale.
Nonostante un miglioramento complessivo, cinque Stati membri, compreso un membro della zona euro, registreranno un disavanzo superiore al 3% del PIL per l’anno in corso.
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