Nuove proposte legislative che riguardano il settore Affari interni, sono state presentate nei giorni scorsi dalla Commissione Europea e saranno discusse e negoziate nei prossimi giorni dal Parlamento Europeo e dal Consiglio.
La Commissione infatti, convinta che l’Unione Europea debba poter reagire rapidamente ed efficacemente nelle situazioni di crisi in rapida evoluzione, intende aumentare i fondi a disposizione del settore degli affari interni e migliorare e semplificare le modalità di gestione dei finanziamenti dell’UE. Cecilia Malmstrà ¶m, Commissaria per gli Affari interni, ha dichiarato: «Con queste proposte stiamo aumentando la capacità dell’Unione di dare sostegno quando e dove è più necessario. Un adeguato livello di finanziamento, coniugato con norme più semplici e flessibili, è essenziale per affrontare le sfide transnazionali sempre più imponenti che l’Unione ha davanti. Dobbiamo garantire una risposta più rapida ed efficace dell’UE ad avvenimenti come quelli cui abbiamo assistito nel Nord Africa nei mesi recenti».
Sebbene l’importo dei finanziamenti previsto nel prossimo quadro finanziario pluriennale (periodo 2014-2020) per la gestione dei flussi migratori e delle minacce per la sicurezza aumenterà del 40% rispetto ai fondi complessivamente stanziati per il periodo 2007-2013, il numero degli strumenti finanziari scenderà da sei a due. Il nuovo Fondo asilo e migrazione e il nuovo Fondo sicurezza interna, le cui risorse complessive saranno pari a 10,7 miliardi di euro, sostituiranno Il Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi, il Fondo europeo per i rifugiati, il Fondo per le frontiere esterne, il Fondo europeo per i rimpatri e i due programmi specifici “Prevenzione e lotta contro la criminalità ” (ISEC) e “Prevenzione, preparazione e gestione delle conseguenze in materia di terrorismo e di altri rischi collegati alla sicurezza” (CIPS).
I due nuovi fondi oggetto della proposta formulata dalla Commissione permetteranno principalmente di finanziare le politiche in materia di asilo e migrazione, lo studio e la messa in pratica di sistemi efficaci di gestione delle frontiere, la lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione e il terrorismo.
Risultati operativi più rapidi saranno garantiti da norme più semplici, procedure più snelle e minor burocrazia.
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