Scarsi i risultati dell’ultimo G-4

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àˆ passato quasi sotto silenzio il vertice che si è tenuto a Potsdam, in Germania, dove erano riuniti a porte chiuse da martedì i negoziatori principali del G-4, il Commissario europeo al commercio Peter Mandelson ed i suoi omologhi americano, brasiliano ed indiano, rispettivamente Susan Schwab, Celso Amorim e Kamal Nath. Il silenzio si è improvvisamente rotto giovedì pomeriggio quando i negoziatori indiani e brasiliani hanno deciso di ritirarsi prematuramente dai negoziati. India e Brasile hanno precisato che l’agricoltura era «all’origine del fallimento» della riunione di Potsdam, chiusasi anticipatamente. La sfida del G-4 era forte: si trattava per i 4 Paesi di trovare un compromesso intermedio sulle modalità   di liberalizzazione degli scambi agricoli e sui prodotti manifatturieri (NAMA) che avrebbe costituito la base per un accordo multilaterale. Unione europea e Stati Uniti desiderano limitare al 10% per sà© ed al 15% per i Paesi in via di sviluppo l’importo massimo dei dazi doganali sulle NAMA. «Non siamo giunti alla convergenza su tutti i dossier, ma abbiamo compiuto progressi su alcune questioni che comprendono l’accesso al mercato e le sovvenzioni agricole, la concorrenza all’esportazione e le sovvenzioni all’esportazione», ha affermato Peter Mandelson in una dichiarazione al termine dei lavori.
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