Rendere Internet più sicuro per i minori

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Un anno dopo la sigla dell’accordo europeo per rendere più sicuri i siti web cosiddetti «di socializzazione», la Commissione Europea ha rivolto, in occasione della giornata Safer Internet 2010, un appello ai gestori affinchà© migliorino le pratiche di tutela dei minori. Secondo uno studio europeo, infatti, il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono rimanere online in via definitiva ed essere accessibili a chiunque. Così, nei confronti degli adolescenti la Commissione ha rivolto l’invito «Pensaci bene, prima di metterlo online!», mentre ai gestori ha chiesto un ulteriore impegno in linea con quanto già   messo in atto finora. Varie azioni sono infatti state intraprese a protezione dei minori che fanno uso di siti di socializzazione in rete dalle 20 società   che il 9 febbraio 2009 avevano sottoscritto i principi dell’accordo su un uso più sicuro di tali siti. La maggior parte di queste società   ha messo i minori in condizione di gestire i rischi online rendendo più semplice modificare le impostazioni relative alla privacy, bloccare gli utenti o cancellare commenti e contenuti indesiderati. Tuttavia, a parere della Commissione, per proteggere i minori che usano Internet occorre fare ancora di più. Le società   di siti di socializzazione in rete che garantiscono che i profili dei minori di 18 anni siano automaticamente visibili solo ai loro amici sono meno della metà   (40%) e solo un terzo di esse ha dato risposta alle segnalazioni di utenti che chiedevano aiuto.
«Se vogliamo che i minori riflettano prima di scrivere online, le società   di socializzazione in rete devono pubblicare informazioni corrette in un linguaggio adeguato» ha dichiarato la commissaria europea responsabile della Società   dell’informazione e dei Media, Viviane Reding, aggiungendo: «Auspico tuttavia che tutte le aziende del web facciano di più. I profili dei minori devono essere automaticamente classificati come «privati» e le richieste di aiuto e le segnalazioni di abuso devono ricevere risposte rapide e adeguate. Internet è diventato uno strumento essenziale per i nostri figli: renderlo più sicuro è responsabilità   di tutti».
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