Disponibile la selezione di alcuni articoli di commento sulle principali tematiche di attualità europea ed internazionale pubblicati su quotidiani o settimanali italiani dal 18 al 24aprile 2015.
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Buona lettura!
Rassegna APICE dal 18 al 24 aprile:
- Bruxelles resta ostaggio dei nazionalismi di S. LEPRI, La Stampa del 24 aprile;
- L’illusione della guerra pulita di V. ZUCCONI, La Repubblica del 24 aprile;
- Se la fine di Atene è la fine dell’euro di A. CERRETELLI, Il Sole 24 Ore del 23 aprile;
- Litigate su tutto (non ora) di S. ROMANO, Corriere della Sera del 23 aprile;
- Europa, è ora di trovare più coraggio di S. STEFANINI, La Stampa del 22 aprile;
- L’Europa nemica di se stessa di P. BATTISTA, Corriere della Sera del 21 aprile;
- Il naufragio dei valori europei di B. EMMOTT, La Stampa del 21 aprile;
- Dove cessa l’umanità di C. MAGRIS, Corriere della Sera del 20 aprile;
- Una politica comune in tre mosse di M. DASSÙ, La Stampa del 20 aprile;
- Le riforme oltre la crescita di B.EICHENGREEN, Il Sole 24 Ore del 19 aprile;
- L’Europa sul filo del disastro di L. MAISANO, Il Sole 24 Ore del 18 aprile;
- L’enigma di Tsipras di F. FUBINI, La Repubblica del 18 aprile;
- Come ricostruire il motore di G. VACIAGO, Il Sole 24 Ore del 18 aprile;
- Gli apprendisti stregoni e il pompiere di Francoforte di A. CERRETELLI, Il Sole 24 Ore del 18 aprile.
Ormai è trascorsa una settimana dalle ultime morti in mare; La contabilità ci ha detto che è la più grande tragedia dal dopoguerra. Il cuore sanguina, è amareggiato, triste.
Ci si è scoperti europeisti a tema: va fatto questo, va fatto quello….nel frattempo tutto come prima.
Diamo pure per scontati i tempi tecnici circa un miglioramento delle possibili soluzioni.
Ma per favore!! la si smetta di blaterare invano, aizzando fanatismi e stupidaggini. Gli appelli di questi giorni dovrebbero costituire/essere una massa critica che eticamente ci spingerebbe ad agire qui ed ora, dove siamo.
Da missionario comboniano, per giunta che ha lavorato in Egitto e Sudan, sono stupefatto dall’ipocrisia, leggerezza e retorica. Spero vivamente che si reagisca, noi, gente comune, come già si fa in Sicilia ed in altre regioni del Meridione. Non aspettiamo questo o quello: agiamo ora per il bene, la vita, la dignità nostra e di questi nostri fratelli e sorelle.