Primo Maggio: una giornata per i lavoratori, tra memoria e rivendicazione

13

Il Primo Maggio, festa dei lavoratori, è una ricorrenza globale che affonda le sue radici nelle lotte operaie dell’Ottocento, in particolare negli scioperi di Chicago del 1886 per la conquista della giornata lavorativa di otto ore. I moti culminarono nella repressione violenta del 4 maggio, passata alla storia come la rivolta di Haymarket. Da allora, il Primo Maggio è divenuto simbolo di lotta per i diritti e di memoria collettiva del lavoro.

In Italia, la giornata è riconosciuta come festa nazionale dal 1947 e rappresenta un’occasione per riflettere sulle condizioni lavorative e sulle sfide ancora aperte. Nel 2025, CGIL, CISL e UIL hanno scelto come tema “Uniti per un lavoro sicuro”, con manifestazioni in tutta Italia e l’evento principale a Monfalcone, città simbolo della cantieristica e dei diritti da difendere. La sicurezza sul lavoro è al centro delle rivendicazioni: ogni giorno in Italia si verificano incidenti gravi o mortali, in un contesto dove la precarietà e la mancanza di tutele restano problemi strutturali.

Il Primo Maggio non è solo celebrazione, ma anche richiamo all’impegno civile. È la voce di chi chiede dignità, sicurezza e giustizia nel mondo del lavoro. In un’epoca di transizioni digitali e ambientali, rimettere al centro il lavoro – stabile, equo e sicuro – significa riaffermare i valori fondanti della nostra democrazia.

Per saperne di più: il comunicato del CGIL e l’articolo de “il Post”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here