Il 15 gennaio, davanti al Parlamento europeo riunito a Strasburgo, il Primo Ministro greco Antonis Samaras ha presentato le priorità del semestre di Presidenza greca. Gli obiettivi principali consistono nello stimolare la crescita e l’occupazione, continuando il lavoro sull’unione bancaria, nella difesa della coesione sociale e del progetto europeo. Il Premier greco ha inoltre chiesto una maggiore condivisione degli oneri legati alla politica d’immigrazione e gli eurodeputati non hanno esitato ad avvertirlo che la crisi in Grecia non è ancora finita.
Da Samaras nessun accenno ai piani per la ristrutturazione del debito greco, considerato da alcuni il vero obiettivo di questa Presidenza: “Sono state dette molte cose sul nostro paese, alcune positive altre negative. Posso dire solo una cosa: la Grecia ha mantenuto tutte le promesse, onorando gli impegni”. Ringraziando i popoli europei per la loro solidarietà con la il suo Paese, Samaras ha ricordato come sia stata questa la dimostrazione tangibile che, anche durante la crisi, l’Europa ha funzionato.
La Grecia presiede l’Unione Europea in un momento di transizione, prima delle elezioni del PE di maggio. Oltre a questo appuntamento sarà chiamata a gestire dossier cruciali per l’Europa: dall’unione bancaria al rilancio della competitività.
Ricordando come la coesione dell’Unione Europea e la sua moneta comune siano state messe alla prova negli ultimi anni, il Primo Ministro Greco ha affermato che “il Parlamento europeo deve essere ulteriormente rafforzato”, affinché “si renda più efficiente il processo decisionale”.
Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha elogiato la Grecia per “il suo coraggio, la sua determinazione e il suo impegno” durante la crisi. Barroso ha sottolineato che l’obiettivo principale in Europa oggi è quello di ripristinare l’occupazione riprendendo gli investimenti nell’economia, difendendo inoltre la libera circolazione delle persone come strumento per rafforzare crescita e competitività.