Presentata la controversa riforma nel settore vinicolo

893

Una migliore utilizzazione del bilancio attuale, in particolare a favore dello sviluppo rurale, dell’informazione e della promozione del settore; la soppressione delle misure di sostegno del mercato inefficaci; la proroga fino alla fine del 2013 del sistema di restrizione dei diritti di impianto; l’introduzione di criteri ambientali; l’estensione del regime di pagamento unico alle superfici precedentemente piantate a vigneto; la semplificazione dell’etichettatura; il trasferimento alla Commissione della competenza per l’approvazione di nuove pratiche enologiche: questi i principi previsti nella controversa riforma del settore vinicolo europeo, presentata nei giorni scorsi dal Commissario all’Agricoltura, Mariann Fischer Boel. Numerose le critiche, tra cui spicca quella della principale federazione dei sindacati agricoli (Copa Cogeca). “La volontà   di Marianne Fischer Boel – ha affermato Jean-Louis Piton, della Copa Cogeca – è introdurre nell’Unione un altro modello e noi pensiamo che questo cambiamento sia troppo violento, troppo radicale. Si rischia di spazzare via i metodi tradizionali”. L’organizzazione non respinge l’intera riforma: si dichiara infatti favorevole alle misure di marketing proposte, all’estirpazione dei vigneti non competitivi e al blocco delle sovvenzioni alla distillazione di vini invenduti. Lo scontro riguarderà   la liberalizzazione delll’etichettaggio dei vini e quella dei diritti di impianto.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here