Il 9 ottobre il Comitato europeo delle regioni (CdR) ha evidenziato tramite una serie di raccomandazioni le sue preoccupazioni circa l’equità del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo e il suo impatto sui diritti dei migranti.
L’UE ha adottato un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo il 12 giugno scorso. Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 12 dicembre per produrre piani nazionali di attuazione, che saranno poi soggetti all’approvazione della Commissione europea. Le raccomandazioni del CdR, elaborate da Antje Grotheer, presidente del parlamento di Brema, sollecitano i governi nazionali a tenere consultazioni tempestive con i governi e le comunità locali in merito alle procedure degli accertamenti di frontiera e dei servizi di base disponibili per i migranti.
Le raccomandazioni del CdR esortano inoltre l’UE a considerare la particolare situazione delle regioni frontaliere nelle sue politiche in materia di libertà, sicurezza e giustizia. Il parere riflette anche le preoccupazioni per la persistente mancanza di solidarietà tra gli Stati membri dell’UE, esortando le autorità dell’UE a “garantire che nessuno Stato membro dell’UE abbia la possibilità di rifiutare sistematicamente l’accoglienza dei migranti”. Allo stesso tempo, le raccomandazioni del CdR difendono la libera circolazione all’interno dello spazio Schengen e chiedono alla Commissione di vegliare affinché qualsiasi reimposizione di controlli alle frontiere interne da parte di un governo nazionale sia giustificata e proporzionata e risponda ad “una grave minaccia dell’ordine pubblico o alla sicurezza interna”
Per approfondire: Landmark migration reforms need more local input | European Committee of the Regions (europa.eu)