A seguito dei recenti attacchi delle forze di difesa israeliane contro la forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), che hanno colpito e ferito alcuni operatori di pace, l’Unione Europea ha espresso apprensione, e ne ha richiesto la cessazione immediata.
Le offensive contro le forze di pace rappresentano violazioni del diritto internazionale, infatti, anche nelle situazioni di conflitto tutte le fazioni coinvolte hanno l’obbligo di tutelare il personale ONU, e di rispettare l’inviolabilità delle sedi ONU.
L’alto rappresentante ha quindi richiesto spiegazioni immediate alle autorità israeliane riguardo agli attacchi ad UNIFIL avvenuti negli scorsi giorni.
Le truppe UNIFIL (di cui il personale arriva da sedici stati membri dell’UE), svolgono un lavoro delicato a difesa della pace e della sicurezza internazionale all’interno di un territorio già difficile. Per questo motivo, il loro lavoro e la loro presenza deve essere salvaguardata da tutte le entità presenti nel territorio.
Infine, Borrell ha espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto in Medio Oriente, sia per il continuo lancio di razzi sul territorio israeliano effettuato da Hezbollah, che per le offensive attuate dalle forze di difesa israeliane in aree libanesi densamente popolate.
In conclusione, l’UE rinnova la richiesta di un cessate il fuoco immediato in Libano, ed invita tutte la parti coinvolte a rispettare il diritto internazionale, in particolar modo la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza, la quale prevede “il potenziamento del contingente militare di UNIFIL” in maniera da poter monitorare la situazione e condurre ad una cessazione di ostilità permanente.
Per approfondire: Dichiarazione dell’alto rappresentante, a nome dell’Unione europea, sui recenti attacchi contro l’UNIFIL