Ogni anno a Settembre i Membri del Parlamento Europeo nominano i candidati al Premio Sakharov per la libertà di pensiero; il più alto tributo dell’UE destinato a coloro che lottano per i diritti umani. Le candidature vengono sottoposte ad una valutazione da parte dei membri della commissione per gli Affari Esteri, dalla sottocommissione per i diritti dell’ uomo e dalla commissione per lo Sviluppo. La lista dei candidati viene successivamente sottoposta al vaglio della Conferenza dei Presidenti composta dal Presidente del PE Metsola e dai leader dei gruppi politici.
Ogni nomina deve ottenere l’approvazione di almeno 40 membri del PE, ciascuno dei quali può a sua volta sostenere soltanto una singola nomina.
Le nomine presentante per l’anno 2023 sono:
- Jina Mahsa Amini, e tutte le donne iraniane che fanno parte del movimento “Donna, Vita, Libertà” lottando per rivendicare i propri diritti, nominate dal Partito Europeo Popolare, dal Partito Socialista e dal Partito Democratico;
- Attivisti afgani per l’istruzione tra i quali: Marzia Amiri, Parasto Hakim, Matiullah Wesa, nominati da 59 membri del PE;
- Il popolo Europeista della Georgia e l’ex difensore pubblico della Georgia, Nino Lomjaria, nominati dai Conservatori e Riformisti europei;
- Elon Musk, nominato da Identità e Democrazia (ID)
- Vanessa Nakate, attivista per il clima Ugandese, nominata dal Partito dei Verdi e dall’Alleanza Libera Europea;
- Vilma Núñez de Escorcia e Monsignor Rolando José Álvarez Lagos, Nicaragua, nominati da 43 membri del PE;
- Donne che lottano per l’aborto libero, legale e sicuro tra cui: Justyna Wydrzyńska, Polonia; Morena Herrera, El Salvador e Colleen McNichols, USA; nominati dalla Sinistra.
Il vincitore sarà annunciato ad Ottobre, mentre la cerimonia di premiazione si terrà a Dicembre durante la seduta plenaria a Strasburgo.
Per approfondire: Sakharov Prize 2023: nine nominations announced