Parlamento europeo: il resoconto della plenaria di novembre

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Molti i temi toccati nella sessione plenaria del Parlamento europeo appena conclusasi

Nel corso della sessione plenaria che si è recentemente svolta a Strasburgo, il Parlamento europeo si è occupato di numerosi argomenti, dall’accordo sulla Brexit al prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione Europea, dai diritti delle minoranze nazionali alla necessità di incrementare la produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili.

All’interno del dibattito sul futuro dell’Europa, Angela Merkel, cancelliera della Repubblica Federale di Germania, ha affermato che «la tolleranza è l’anima dell’Europa e un valore fondamentale dell’idea europea».

Quello di Merkel non è stato l’unico intervento esterno nella plenaria, in quanto vi ha preso parte anche Cyril Ramaphosa, Presidente del Sudafrica, che ha voluto esprimere il proprio ringraziamento all’Europa «per il ruolo svolto nel porre fine all’apartheid».

Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo, e i leader dei gruppi politici hanno incontrato Michel Barnier, capo negoziatore europeo per la Brexit, per discutere dei termini dell’accordo di ritiro del Regno Unito dall’Unione Europea.

Rimanendo sul fronte interno, il Parlamento europeo si è dichiarato «estremamente preoccupato» in merito alla riforma proposta dal governo rumeno sulle leggi giudiziarie e penali, che rischia di indebolire la separazione dei poteri e la lotta contro la corruzione.

Gli europarlamentari hanno, inoltre, approvato la loro posizione sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione Europea, che comprende, tra le altre cose: maggiori fondi per giovani, ricerca, occupazione e lotta al cambiamento climatico; risorse adeguate necessarie per le migrazioni, la difesa e la sicurezza; la richiesta di non ridurre i finanziamenti per le politiche agricole e i fondi di coesione; nuove entrate dirette per sostituire in parte i fondi finanziati dai contribuenti.

Il Parlamento europeo ha, poi, adottato una risoluzione in cui si chiede che vengano approvate norme comuni a tutela dei diritti di tutte le minoranze nazionali nell’Unione Europea, evidenziando come le persone appartenenti a queste minoranze abbiano diritto a pari diritti culturali, linguistici ed educativi.

La plenaria si è, inoltre, occupata di diritti umani e prevenzione dell’uso delle armi europee contro le stesse forze armate europee, stabilendo la necessità di regole comuni sull’esportazioni di armi, visti i sistematici fallimenti degli Stati membri nell’applicazione delle norme europee.

Nel corso della plenaria, è stato attribuito il Premio LUX 2018 a “Women at War”, comedy action del regista islandese Benedikt Erlingsson, da lui descritta come un grido d’allarme: «Il mondo ha bisogno di essere salvato e nella lotta ambientale le donne sono spesso in prima linea».

Come consuetudine, gli europarlamentari si sono occupati di questioni ambientali. Sono stati, infatti, approvati nuovi obiettivi europei riguardanti l’uso delle energie rinnovabili: a partire dal 2030, almeno il 32% del consumo energetico dell’Unione Europea dovrà provenire da fonti energetiche rinnovabili. Il Parlamento europeo ha, infine, adottato programmi al fine di ridurre, entro i prossimi dodici anni, del 35% le emissioni di gas serra prodotte dagli autocarri, con un obiettivo del 20% entro il 2025.

 

Per approfondire: il comunicato

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