Nuove raccomandazioni della Commissione e dell’OCSE per un’efficace transizione industriale

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Al termine di tre anni di lavoro, la Commissione europea e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico hanno presentato una relazione finale in materia di transizione industriale.

Il gruppo congiunto di esperti ha lavorato per dare risposta a 12 regioni e Stati membri dell’UE che avevano richiesto supporto e competenze esterne per elaborare strategie di sviluppo basate sui rispettivi settori di maggiore competitività in grado di unire equità sociale, modernizzazione economica e sensibilità ambientale. Per quanto riguarda l’Italia, il Piemonte aveva domandato un sostegno per la promozione dell’innovazione mediante appositi meccanismi di finanziamento. Le sovvenzioni europee consentiranno la sperimentazione di nuove soluzioni per la gestione ed il finanziamento dei cluster industriali locali e per la diffusione regionale dell’innovazione.

La relazione finale ha come obiettivo quello di diventare un punto di riferimento per le autorità pubbliche dei Paesi europei in tema di transizione industriale, in particolare per quelle aree afflitte dal declino delle industrie tradizionali e chiamate ad una riconversione economica. Essa identifica cinque principali priorità:

  • Rispondere alla mancanza di lavoratori qualificati nei settori economici emergenti anticipando le competenze che saranno sempre più richieste nel futuro.
  • Supplire alle carenze delle PMI in termini di investimenti in innovazione con la promozione di cluster e reti di imprese, accelerando la trasformazione digitale e rafforzando i legami tra i mondi accademico e produttivo.
  • Colmare l’accesso limitato alle competenze ed alle reti di imprese da parte delle start-up consolidando le attività di informazione, formazione, coaching e tutoraggio.
  • Tenere insieme la dimensione economica e quella ambientale predisponendo regimi di sostegno finanziario finalizzati ad incentivare la transizione climatica ed energetica.
  • Superare le disparità sociali incoraggiando la cooperazione territoriale tra aree urbane e rurali e garantendo un livello minimo di connettività anche nelle zone più remote.

Queste conclusioni contribuiranno alla redazione dei futuri programmi della politica di coesione 2021-2027, nell’ambito dei quali saranno messi a disposizione oltre 90 miliardi per la ricerca, l’innovazione, la digitalizzazione ed il sostegno alle PMI.

Per approfondire: il comunicato della Commissione

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