Migliorare le condizioni abitative dei rom

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Il Parlamento Europeo ha approvato una proposta della Commissione Europea che rende possibile utilizzare finanziamenti regionali europei per migliorare le condizioni abitative delle comunità   emarginate, tra le quali quella rom.
Le misure proposte estenderanno il campo d’intervento del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) agli interventi abitativi a favore delle comunità   emarginate in tutti gli Stati membri. La modifica riguarda esplicitamente, anche se non esclusivamente, la popolazione rom e concerne la sostituzione delle case attuali nonchà© la costruzione di case nuove, sia in ambito rurale che urbano (le popolazioni rom vivono per lo più segregate in zone rurali e in case unifamiliari). Il finanziamento del FESR non è applicabile ad alloggi privati ma soltanto a progetti attuati dalle autorità   pubbliche.
I Fondi strutturali europei cofinanziano già   vari progetti rivolti alle comunità   rom, ad esempio sull’istruzione nella prima infanzia, l’occupazione, la microfinanza e le pari opportunità   (soprattutto la parità   tra i sessi). Un esempio significativo consiste in un investimento europeo (da oltre un milione di euro) per un nuovo progetto di risanamento urbano che sarà   realizzato a Nyiregyhaza, località   dove vive una delle maggiori comunità   rom d’Ungheria: la scuola segregata sarà   abolita e si rinnoveranno le strade, i campi giochi e i servizi per l’infanzia.
Oltre ai finanziamenti disponibili tramite i programmi di politica regionale, il Parlamento Europeo ha assegnato alla Commissione 5 milioni di euro per un progetto pilota sull’inclusione dei rom articolato in tre assi: istruzione nella prima infanzia, microfinanziamento e sensibilizzazione. Il progetto è realizzato nell’anno in corso ed è rivolto principalmente alle comunità   rom nell’Europa centrale e orientale.

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